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“Adotta un nuraghe”. Bari Sardo è pronta a valorizzare il suo patrimonio.

 

nuraghe

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Archeologia, ambiente, territorio, cultura e turismo. Sono i temi che sono stati trattati nel pomeriggio di sabato 5 aprile nei saloni comunali di Bari Sardo. L’iniziativa è stata promossa da Is Feralis ’59, padri fondatori del Gruppo Archeologico nella cittadina ogliastrina, che con il tempo sta acquistando nuovi adepti.

 

Dopo la presentazione del patrimonio archeologico bariese è salita alla ribalta una nobile iniziativa che in Ogliastra ha già avuto un precedente. “Adotta un nuraghe” ha interessato i comuni di Lanusei e Ilbono e con il grande lavoro fatto dall’associazione “Augugliastra” e numerosi volontari si è potuta intraprendere un percorso di valorizzazione e di migliore fruizione del “Nuraghe Ponte”.

 

La stessa tipologia di iniziativa è stata voluta portare nella costa e più precisamente interesserà Su Nuraxi Sellersu nella giara di Teccu dal 25 al 27 aprile. I volontari si impegneranno in lavori di pulizia e decoro, atto che per gli organizzatori sarà l’incipit per una promozione e una fruibilità del territorio in termini diversi dal solo turismo costiero e stagionalizzato. Infatti il dibattito nato dopo la presentazione del progetto è stato caratterizzato da un’analisi del rapporto tra beni archeologici e naturalistici, turismo, economia e cultura e delle prospettive che si auspicano per Bari Sardo e l’Ogliastra.

 

Non mancano le polemiche indirizzate verso la costruzione del galoppatoio a Teccu , area di ricco valore archeologico e naturalistico e frutto di interesse scientifico da parte del professor Lilliu. Il Gruppo Archeologico, l’amministrazione comunale e l’Associazione “Augugliastra” invitano tutti a partecipare ad una iniziativa che intende espandersi in tutto il territorio ogliastrino.

 

 

 

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