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Archeologia. Le asce trovate a Tortolì in esposizione a Cagliari

Asce

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L’Isola delle Torri a Cagliari dal 15 marzo al 30 settembre. Ci sono le 19 asce ritrovate a S’Ortali ‘e su Monte di Tortolì.

 

Il complesso nuragico di San Salvatore custodisce la storia di Tortolì mantenendo vivo il suo profondo senso d’identità. Dal 15 marzo al 30 settembre alcuni dei reperti più preziosi custoditi nel complesso nuragico di S’Ortali ‘e su Monte sono in mostra a Cagliari nell’esposizione l’Isola delle Torri dedicata a Giovanni Lilliu, l’archeologo e intellettuale che ha portato la civiltà nuragica all’attenzione della Sardegna e del mondo. La mostra nasce per celebrare la sua nascita, il 13 Marzo di 100 anni fa e dopo Cagliari si sposterà a Roma.

 

Nell’esposizione appena inaugurata, alcuni tra i reperti più significativi sono frutto del ritrovamento più recente avvenuto a Tortolì. Si tratta di 19 asce di bronzo con i margini rialzati o con lama rinvenute proprio a S’Ortali ‘e su Monte. Al momento dello scavo erano disposte ordinatamente a incastro alternato. Le asce rappresentano per tipologia e per forma uno strumento molto usato in Ogliastra nei rapporti di scambi commerciali tra le comunità che abitavano le zone costiere e quelle interne.

 

Oggetti preziosi, rappresentano perfettamente la tematica della mostra che utilizza come filo conduttore del racconto della nostra civiltà, (il metallo, l’acqua e la pietra). Il percorso espositivo che ricopre un arco cronologico di quasi mille anni a cavallo tra il II e il I millennio a., porta all’attenzione del visitatore gli aspetti fondamentali della civiltà nuragica: la società, l’economia, il territorio e l’arte.

 

I reperti esposti che mettono in mostra anche le tecnologie costruttive, provengono dai musei della Sardegna o dai magazzini. Sono oggetti inediti o di recente acquisizione da nuovi scavi. Inoltre, grazie alla collaborazione della Direzione generale delle Antichità e delle altre Soprintendenze, trovano spazio nella mostra oggetti di produzione sarda rinvenuti in diversi siti in Italia, che disegnano una fitta rete di contatti e di scambi che attraversa il Mediterraneo, che evidentemente a quei tempi non rappresenta un ostacolo o una barriera, ma un veicolo di comunicazione.

 

“Tortolì ha avuto la grande ricchezza  – ha affermato il commissario straordinario Vincenzo Basciu  – di entrare a fare parte di questa mostra anche grazie al ritrovamento delle asce. Si tratta di oggetti che custodiscono vicende millenarie, usi e costumi della nostra identità. Grazie all’esposizione saranno finalmente promossi in palcoscenici nazionali e internazionali al cospetto di tanti appassionati del nostro patrimonio culturale e tradizionale. Il Comune di Tortolì coglie l’occasione per fare un appello alle scuole affinché si attivino per mostrare agli studenti il patrimonio storico ogliastrino”.

 

L’allestimento gode di un apparato didattico di grande effetto, supportato da tecnologie multimediali e arricchito da ricostruzioni e filmati di monumenti, che garantiscano un continuo rimando ai vari contesti di provenienza del materiale creando la possibilità per il visitatore di fare emozionale.


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