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Valentino Carta, assessore di Oliena: “E’ una catastrofe, impossibile fare una stima”

Ponte di Norgheri

Ponte di Norgheri

“E’ una catastrofe, impossibile fare una stima precisa.” L’assessore all’agricoltura e all’ambiente del Comune di Oliena Valentino Carta fa il punto sul censimento dei danni provocati dall’alluvione. “Abbiamo un territorio di quasi  17mila ettari, diviso in 79 mappali catastali: non c’è ne è uno che non sia stato toccato dall’alluvione o  che non abbia subito danni.

 

Imprese agricole ed allevamenti, strade rurali e viabilità alternativa: tutto è stato distrutto. Il Comune – dichiara ancora l’assessore Carta – ha finito i soldi che aveva in cassa e che ha prontamente messo a disposizione. Purtroppo devo  rimarcare il fatto che finora il Governo si è distinto soltanto per promesse non mantenute: mi chiedo perché alcuni dei parlamentari che sostengono questo governo, rappresentati di questo territorio, non si interessino alla questione, non stiano controllando né stiano costringendo l’esecutivo e mantenere i propri impegni.

 

Siamo in un periodo delicatissimo per gli allevatori con la campagna degli agnelli in pieno svolgimento e la campagna del latte alle porte – spiega Carta – e non si vede nessun aiuto concreto.  Il paese è circondato da rovine, con tre ponti crollati che impediscono una normale circolazione, e non si vede alcun movimento. Dico solo che è necessario fare di tutto per riportare il territorio alla normalità nel più breve tempo possibile se vogliamo evitare che ai danni dell’alluvione si sommino quelli generati dal mancato reddito per le aziende che vivono sui prodotti della terra e sull’offerta turistica.

 

Basta fermarsi un attimo a  ragionare per capire che abbiamo pochissimi giorni per evitare che salti l’intera stagione turistica: senza servizi, senza possibilità di movimento, con tutta la viabilità per le attrazioni ambientali compromessa, con gli stessi siti di interesse ambientale invasi dal fango,  nessun turista sceglierà Oliena come meta per i propri viaggi. Pastori, allevatori, ma anche gli operatori turistici di Oliena rischiano di diventare i nuovi poveri.”

 

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