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Le dimissioni del sindaco Lerede in Consiglio comunale

Il sindaco Lerede

Il sindaco Lerede

Benvenuti a Tortolì, il paese dei commissari. E sì, perché le dimissioni del sindaco del Pdl Mimmo Lerede, date ormai per irrevocabili, apriranno la strada all’arrivo dell’ennesimo commissario straordinario.

 

Non bastava il Consorzio di bonifica, commissariato da oltre 20 anni né quello industriale (le cui sorti sono rette dallo stesso sindaco Lerede) o ancora la Provincia dell’Ogliastra, organismo territoriale che raggruppava 23 comuni con sede legale nella cittadina e amministrato da Antonello Ghiani.  La stessa identica sorte  toccherà anche al Comune di Tortolì che in queste ultime settimane  ha visto andare in frantumi la maggioranza di centrodestra.

 

Sarà lo stesso primo cittadino nel corso di un consiglio comunale straordinario che il presidente dell’assemblea Monica Fanni, ha convocato (non senza qualche tentennamento dicono i soliti bene informati) per mercoledì pomeriggio, a spiegare le ragioni che lo hanno portato ad un gesto così drastico. Alle 18 nell’aula consiliare di via Mameli, Lerede potrà rispondere pubblicamente alle accuse dei suoi ex collaboratori (si tratta dei quattro assessori dimissionari e di altrettanti consiglieri comunali tra cui la stessa Fanni) che lo hanno messo con le spalle al muro con la richiesta perentoria di defenestrare l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Stochino.

 

Lerede su questo non ha mai ceduto e dopo due lunghissimi mesi, durante i quali ha evitato lo scontro finale difendendo l’operato di Stochino,  ha preferito firmare la lettere di dimissioni. Che, a meno di clamorosi colpi di scena dell’ultimo minuto, scriveranno definitivamente la parola fine su questa esperienza di governo durata poco più di due anni e mezzo.  Quanto poi questa vicenda potrà influire sulle campagna elettorale per le regionali, che a questo punto si svolgeranno a febbraio in concomitanza con le comunali, è difficile da dire. Ma sarà interessante capire gli assetti futuri.

 

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