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Loceri. Il tribunale nega le cure staminali a Giorgia

Due occhioni pieni di vita, un sorriso che colpisce dritto al cuore, una bimba di nove mesi che ha iniziato a combattere una battaglia per la vita troppo presto.

 

A soli cinque mesi, a Giorgia, una bimba di Loceri, è stata riscontrata una terribile malattia neurodegenerativa: l’atrofia muscolare spinale (Sma1). In questo momento la piccola è ricoverata in un ospedale tedesco, ma i suoi giovani genitori vorrebbero tornare in Italia e sottoporla alle cure del trattamento Stamina, per il quale è in lista.

 

La mamma e il papà di Giorgia ripongono tante speranze in questo metodo, e credono che possa renderle la vita migliore. E chissà, magari anche guarire. Ma il tribunale di Lanusei, giovedì ha emesso la sua sentenza, negandole le cure staminali. In Italia, infatti, questo trattamento non è riconosciuto dal Ministero della Salute che sostiene vi siano troppi effetti collaterali negativi sui pazienti.

 

La Fondazione Stamina ha invece sostenuto che la SMA 1, proprio la malattia che ha colpito Giorgia, è l’unica su cui sono disponibili “dati scientifici, con miglioramenti certificati e monitorati anche da medici esperti della patologia”.

 

I genitori della piccola, nonostante la decisione del giudice, non si arrendono, e hanno deciso di ricorrere alla sentenza del tribunale.

 

In rete è partita la battaglia per dare un futuro alla loro bambina. Hanno creato una pagina facebook “Aiuto per Giorgia” e un evento “Tutti insiemi per Giorgia di Bella”, una lotteria che servirà a pagare le costose cure. Inoltre,  è possibile firmare una petizione per la richiesta all’accesso del trattamento Stamina, sul sito http://firmiamo.it/aiutiamo-la-piccola-giorgia.

 

Tutti noi possiamo dar voce alla piccola Giorgia e al suo diritto ad accedere alle cure di cui ha bisogno con un piccolo gesto.

 

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