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Arbatax. Confindustria propone un’azienda speciale per il porto

Porto di Arbatax

Porto di Arbatax

“La soppressione da parte della Tirrenia della linea autunnale Genova-Olbia-Arbatax è soltanto l’ultimo dei problemi del porto di Arbatax che, nonostante il ruolo fondamentale per l’economia ogliastrina e la sua posizione strategica, soffre pesanti criticità acuite dall’eccessiva frammentazione di competenze.”

Con queste parole il presidente di Confindustria Sardegna Centrale, Roberto Bornioli, traccia la situazione ormai tragica del porto di Arbatax, aggravata dall’impasse in cui si trovano i tre maggiori enti locali: il Consorzio industriale, il Comune e la Provincia. “Al momento l’unico punto di riferimento per il porto- ha riferito Bornioli –  è l’Autorità marittima.”

Per contrastare e risolvere al meno in parte tale scenario, l’associazione industriali, propone l’idea di istituire un’Azienda Speciale per il porto che operi con funzioni di programmazione e promozione dello scalo. “Non proponiamo un nuovo carrozzone – ha dichiaro Bornioli – ma un organismo che con il concorso degli enti locali e di imprenditori ed esperti del settore promuova a tempo pieno lo sviluppo delle attività marittimo-portuali e del sistema economico a esse connesse. La ripresa economica dell’Ogliastra passa anche dal rilancio del suo porto. Per questo è necessario avviare al più presto le opere di manutenzione e gli investimenti, in modo che il porto recuperi competitività e funzionalità.”

“Non dimentichiamoci che attorno al porto, ruota una fetta importante dell’economia ogliastrina – conclude Bornioli – in esso lavorano imprese strategiche che contano su un porto funzionale e competitivo, come l’importante multinazionale Saipem e le imprese del metalmeccanico a essa collegate. Nello scalo convergono le attività di rimessaggio e l’industria cantieristica, i servizi e il porto turistico, le attività di pesca. Il molo gestisce poi buona parte del traffico merci e passeggeri, contribuendo in modo prioritario allo sviluppo dell’industria turistica del territorio.”

Un porto in crisi. A maggio lo scalo è stato escluso dalla rete dei porti Ue (sono 319 in Europa, 39 in Italia, 8 in Sardegna) perdendo la possibilità di accedere ai relativi finanziamenti. L’ufficio dogane, fino a poco tempo fa sempre operativo, apre soltanto due giorni a settimana con funzionari in trasferta da Cagliari. A causa della mancanza del nuovo Piano regolatore sono bloccati gli 11,5 milioni di euro assegnati al Consorzio industriale per opere di potenziamento del porto. Il porto necessita di urgenti interventi di manutenzione alle banchine, alle condotte idrica e fognaria, alla rete di illuminazione e all’impianto antincendio. La Stazione Marittima, terminata nel 2012, è ancora chiusa pertanto chi sbarca e imbarca ad Arbatax si trova senza un punto ristoro, una sala d’attesa, una biglietteria o servizi igienici.

 

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