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Marco Baliani al San Francesco con lo spettacolo Identità

Marco Baliani

Marco Baliani

Marco Baliani sbarca al Teatro San Francesco di Tortolì con lo spettacolo “Identità” previsto per domenica 27 ottobre alle 19. La performance di Baliani, trova spazio all’interno della rassegna teatrale “Sguardi sul presente”, orchestrata dalla compagnia ogliastrina Rossolevante.

 

Raccontano gli organizzatori: “La parola Identità ci viene incontro in ogni momento della nostra vita sociale, oggi, più ancora di quanto non accadesse anni fa. È come una parola puntaspilli dove vanno a infilarsi e a convergere una pluralità di temi, di sostanze, ma anche di racconti. Nello spettacolo torna spesso una domanda “chi sei tu?”, che rimanda subito a una domanda complementare “chi sono io?”, l’identità di ciascuno si definisce a partire dalla relazione con l’altro, per questo è una parola densa di conflitti e contraddizioni, per definirla serve sempre un’alterità, qualcuno o qualcosa con cui confrontarsi e da cui differenziarsi. Nei secoli ma anche in tempi a noi prossimi, esaltando la parola Identità abbiamo visto compiersi massacri, negandola abbiamo visto compiersi stermini. Dalla modernità in poi, questa parola è stata esaltata o negata, piegandosi ad essere di volta in volta una classificazione burocratica, una schedatura poliziesca, un valore per cui lottare, una richiesta di riconoscimento, una affermazione religiosa, etnica, ideologica. Lo spettacolo tenta di toccare qualcuno di questi “territori”, come può fare il teatro, mettendo in scena conflitti, facendo domande, senza dare soluzioni univoche, riflettendo su come la parola Identità si presti ad essere relativizzata e modificata a seconda dei contesti. A fare da filo conduttore dello spettacolo è un uomo che percorre la strada di una città, per andare a denunciare lo smarrimento della sua carta d’identità. Durante il tragitto avvengono incontri che innescano pensieri, digressioni, metafore e racconti. Un flusso monologante che ruota continuamente intorno alla parola chiave Identità. Ogni tanto, il flusso è interrotto da improvvisi blitz narrativi, che avvengono con registri linguistici diversi, aprendo nuovi sentieri di esplorazione del medesimo tema identitario. Infine, a spostare ulteriormente le coordinate, un dialogo surreale e poetico che compendia in altro modo i temi trattati. Lo spettatore è portato, dunque, a compiere un suo viaggio interiore intorno alle difficili declinazioni della parola Identità“. 

 

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