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Nasce la Consulta giovanile a Bari Sardo. Si aspetta solo l’ufficialità.

 

Consulta giovanile, immagine simbolo

Consulta giovanile, immagine simbolo

La consulta giovanile a Bari Sardo si farà. E’ questo quanto è emerso in una serie di incontri e dibattiti che hanno visto confrontarsi l’amministrazione e un gruppo agguerrito di giovani bariesi. L’ultimo step da affrontare sarà l’approvazione al prossimo consiglio comunale, in data ancora da destinarsi.

 

Già in piena campagna elettorale per le comunali, il progetto per l’istituzione di una Consulta Giovani era stato annotato nel taccuino di due liste, l’attuale giunta e L’alternativ@. Ma senza la determinazione dei ragazzi questo punto focale per la storia politica e sociale del paese non si sarebbe compiuto.

 

L’accelerata si è osservata a fine estate, quando la questione è stata portata in un infuocato consiglio comunale da parte dell’opposizione. Il sindaco, ricordando il suo pieno appoggio, si dichiarò favorevole, volendo rinviare la decisione definitiva dopo un confronto con i promotori del progetto.

 

L’incontro c’è stato. Le bozze dello statuto presentato dall’istituzione comunale e dalla nascente consulta si sono  rivelate conciliabili. Un punto rilevante portato avanti dal Comune appare quello della parità di genere: qualora il presidente sia un ragazzo, automaticamente il vice presidente dovrà essere una ragazza e viceversa.

 

Tra i giovani la soddisfazione è tanta ma prima di festeggiare e mettersi a lavorare si aspetta la definitiva approvazione, come sostiene Silvia Agus, una delle aderenti della prima ora : «Sembra che dal disinteresse sia nato un interesse. Attendo la prossima riunione, quando si arriverà al dunque.»

 

Onorato di questa possibilità Samuel Carracoi, il quale sostiene che questo sia l’anno della svolta per Bari Sardo:« Troppo spesso noi giovani siamo classificati come incompetenti. Il progetto può lasciar spazio a idee nuove da cui può trarre giovamento l’intero paese. Spero che ci sia la piena collaborazione del Comune e dei nostri concittadini e che si possano avvicinare più giovani possibili, proprio in un momento di grande crisi dei valori della nostra generazione.»

 

L’idea primordiale del progetto affonda le radici nel 2011, quando Alex Burati ebbe l’opportunità di confrontarsi con situazioni analoghe in Sardegna durante vari convegni .

 

Il giovane bariese precisa:« Iniziai a parlare ad alcuni amici e li convinsi a “fare gruppo” per proporre agli amministratori (all’epoca c’era ancora la giunta Casu) questa opportunità. Devo essere sincero, la proposta fu snobbata, non so per quali ragioni. E’ passato del tempo, l’ amministrazione è cambiata e il piccolo gruppetto è tornato alla carica riproponendo la propria visione all’attuale amministrazione Fanni.»

 

Ora il progetto è sulla bocca di tutti i bariesi. Grande attesa e gruppo compatto. Sarà l’anno della svolta come sognano i ragazzi?

 

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