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Crisi in Giunta. L’incontro tra Lerede e i dissidenti si risolve con un nulla di fatto

Comune di Tortolì

Comune di Tortolì

Chi riteneva che l’incontro di questa mattina potesse chiarire la situazione in seno alla sfilacciata maggioranza di centrodestra che governa Tortolì si è dovuto ricredere. Il faccia a faccia tra i dissidenti e il sindaco di Tortolì Mimmo Lerede (Pdl), si è concluso con un nulla di fatto.

 

Il primo cittadino, al quale era stata chiesta la testa dell’assessore ai Lavori pubblici Paolo Stochino, non ha, almeno sino ad oggi, ceduto alle incalzanti richieste dei quattro assessori dimissionari Nuccio Meloni, Marcello Ladu, Fausto Mascia e Massimo Cannas  e di altri quattro consiglieri di maggioranza. La cronaca della giornata, che avrebbe dovuto segnare una svolta nella crisi, inizia quando una delegazione, composta dall’ex vice sindaco Meloni, dal presidente del Consiglio Monica Fanni e dai due consiglieri Laura Pinna e Walter Cattari, intorno alle 10 varca la soglia del palazzo municipale di via Garibaldi.

 

Gli altri ex assessori  attendono notizie all’Offelleria di Guiso, storico bar in pieno centro storico a due passi dal Comune. L’attesa dura poco. Intorno alle 11 e 10  arriva la telefonata che  chiama a raccolta gli altri ex assessori comunali. Che si dirigono velocemente in Municipio. Poco dopo, quando alla spicciolata escono dall’edificio, appare chiaro a tutti che la richiesta rivolta al sindaco affinché tolga le deleghe a Stochino, non ha sortito nessun effetto. Nessuna dichiarazione se non un lapidario “L’incontro è stato aggiornato”. Comprensibile a questo punto la voglia di riserbo, in gioco c’è la tenuta di un’esperienza amministrativa che inizia seriamente a vacillare.

 

Intanto lo stallo continua. La giunta comunale, dopo le dimissioni dei quattro,  è azzerata. Ma i problemi non mancano. Ci sono da risolvere alcune grane, prima tra tutte la vicenda del Piano urbanistico comunale che la Regione ha rinviato all’ente con una lunga serie di chiarimenti. Con un assessore, Massimo Cannas, ormai fuori dai giochi, chi si prenderà in carico la patata bollente?

 

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