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Loceri. Sindaco e vice sindaco chiariscono la loro posizione sulla questione Piazza Craxi

Bettino Craxi

Bettino Craxi

L’evento mediatico più eclatante della scorsa settimana in Ogliastra è stato certamente l’inaugurazione della piazza in onore di Bettino Craxi a Loceri, il 7 settembre.

 

La notizia ha avuto una grande risonanza a livello regionale, con vasti  echi che hanno attraversato il Tirreno.  La prima piazza in Italia dedicata allo statista socialista. Ci hanno provato in altre località italiane come a Lissone, in Brianza, ma Stefania Craxi dovette rinunciare al taglio del nastro. Causa: lancio di monetine da parte degli astanti. Situazione  che evoca il lontano 30 aprile 1993. Tangentopoli sconvolse la Penisola e a Craxi, di ritorno nella sua residenza romana, fu  riservato lo stesso trattamento.

 

Personaggio scomodo Craxi. Talmente scomodo che la notizia è entrata nella mente di tutti in Ogliastra. Loceri è sul piede di guerra. Si annuncia la nascita di un comitato affinché la piazza sia intitolata diversamente. C’è chi pensa sia doveroso ricordare i caduti di Nassirya, come sostenuto dall’ex sindaco Carlo Balloi. Chi vorrebbe celebrare la storia sarda e riportare alla memoria Mariano IV, padre di Eleonora d’Arborea. In tutto questo polverone è d’obbligo riportare le parole di coloro che sono stati sottoposti agli esami mediatici più di tutti: il sindaco Ivo Deiana e il vice sindaco Valter Uda.

 

Ivo Deiana.  Il sindaco locerese tende a sottolineare che non c’è stata alcuna inaugurazione di piazze dedicate alla memoria craxiana. Dal comune solo un’autorizzazione per l’utilizzo del suolo pubblico per un comizio del P.S.I. in vista delle primarie del centro-sinistra.  Ricorda che solo l’istituzione comunale può avere la facoltà di ufficializzare tali cerimonie, cosa che  non è avvenuta.  Ammette che è stata presa in considerazione la proposta in consiglio comunale , rafforzata dalla firma di 100 cittadini, da cui si è astenuto solamente il vice sindaco. L’iter burocratico è all’inizio, nessuna ufficialità, rimane una proposta. La prefettura ancora non si è espressa.  E aggiunge : «Ribadisco che, come abbiamo preso in considerazione la richiesta di intitolare la piazza, prenderemo in considerazione l’eventuale controproposta, per un semplice discorso di democrazia popolare. Quando si governa penso che si debba avere la capacità di dialogare e di ascoltare tutti perché non si governa solo per una parte ma per tutti» .

 

Il sindaco coglie l’occasione per replicare al duro attacco subito nei giorni scorsi dalle pagine dell’Unione Sarda da parte di Balloi, sindaco nella precedente legislatura : « Ho trovato un paese con lo smoking ma con la canottiera e le mutande maleodoranti e sporche. Belle piazze  ma con altri problemi meno appariscenti ma più gravi».

 

Valter Uda.  La sua astensione contrasta con i tre voti favorevoli riscontrati nella delibera attuata dalla giunta.  Ne spiega i motivi: «Ritenevo non fosse cosa giusta intitolare una piazza ad un personaggio politico che avesse subito, se non erro, due condanne per i fatti che poi tutti sappiamo. Non ho assolutamente niente contro il P.S.I. che assieme alla D.C. e al P.C.I. hanno fatto la storia politica del nostro paese. Rispetto anche coloro che hanno firmato la richiesta per la piazza, perché( spero) convinti del loro credo, anche se non condivido assolutamente. Rispetto il parere, anche se non condiviso, dei miei colleghi di giunta, con cui ho un ottimo rapporto».

 

Il vice sindaco appare amareggiato a causa delle critiche che lo hanno toccato non solo come politico ma anche come uomo ma si dice pronto aal confronto con chi voglia dissentire in maniera civile.

 

Prospettive future. L’ipotesi  della nascita di un comitato contro Piazza Craxi appare una pista concreta. Pronti a dare battaglia, i cittadini loceresi vogliono vederci  chiaro sulla modalità di raccolta delle firme.I firmatari erano realmente consapevoli del motivo per cui stavano ponendo il loro nome?  È questo il nodo da sciogliere.

 

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