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Blue Tongue, recrudescenza del virus. Sequestrato allevamento ad Arzana

Le alte temperature estive e il ritardo nella campagna di vaccinazione: ecco le cause della diffusione dell’epidemia di febbre catarrale. 

 

La Sardegna corre il rischio di rivivere il dramma di dieci anni fa, quando il virus letale, ancora sconosciuto, si diffuse in tutte le campagne e gli ovili dell’isola, causando la morte di migliaia di capi ovini.

 

L’epidemia è arrivata anche in Ogliastra. È dell’altro giorno l’ordinanza del sindaco di Arzana, Marco Melis, che su segnalazione della Asl di Lanusei, ha ordinato il sequestro di un allevamento nei pressi di Birtzì, nelle campagne del paese.

 

A distanza di un decennio la diffusione del sierotipo 1 del virus della Bluetongue, rischia di tornare ai livelli preoccupanti. La situazione è così grave da aver spinto  Mauro Pili a presentare stamattina un’interrogazione urgente al ministro della Salute Beatrice Lorenzin. “La più grande industria della Sardegna, quella ovina, è a rischio”, ha detto il deputato del Pdl, chiedendo anche l’intervento della Protezione Civile. I dati dei veterinari parlano di territori con il 100 per cento delle aziende contaminate. Come la provincia di Sassari, con più di cinquecento allevamenti colpiti.

 

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