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Il sindaco di Tortolì decide la sorte dell’assessore Stochino

Comune di Tortolì

Comune di Tortolì

Vecchie e nuove magagne scuotono la tenuta della giunta Lerede, l’ultima delle quali potrebbe avere i contorni di una mozione di sfiducia. Il tiro al piccione sull’assessore comunale ai Lavori pubblici Paolo Stochino da parte di un nutrito gruppo di contestatori è approdato ai piani alti del palazzo municipale di via Garibaldi.

 

Su un fronte, assessori e consiglieri di maggioranza. Sull’altro, il sindaco Mimmo Lerede che ha scelto il silenzio. L’ultimo attacco, sferrato nel corso di un faccia a faccia dai toni accesi avvenuto nei giorni scorsi, si è concluso con l’impegno del sindaco a dare una risposta ai frondisti che hanno chiesto la testa dell’assessore pidiellino.

 

L’attesa non dovrebbe durare a lungo. In ogni caso, le mosse degli oppositori sono subordinate alla decisione di  Lerede che dovrà scegliere se azzerare o meno le deleghe (e far fuori Stochino). Ma anche in questo caso gli scenari sono incerti.  Non si sa ancora quanti dei dissidenti siano pronti a far valere le loro convinzioni in aula presentando e votando  una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore Stochino per la sua mancata defenestrazione.

 

Il responsabile dei lavori pubblici, forte di una reputazione rinvigorita dal successo dell’esibizione delle Frecce tricolori ad Orrì (anche se appena offuscata dalla realizzazione di una rotonda a dir poco impraticabile), segue l’esempio del sindaco, che sinora lo ha difeso a spada tratta. E tace.

 

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