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Il gruppo L’alternativ@ riscalda i motori della politica bariese.

Il gruppo L'Alternativ@

Il gruppo L’Alternativ@

Consulta giovanile, rimodulazione aliquote Irpef e Pranargia al centro del dibattito.

Con l’estate agli sgoccioli, l’attività politica riprende la sua corsa a Bari Sardo. Il gruppo di minoranza L’Alternativ@ è pronta a richiedere la convocazione di un consiglio comunale per discutere di alcuni temi ritenuti particolarmente rilevanti.

 

Il nodo più importante da sciogliere nell’imminente è la richiesta di costituzione di una Consulta Giovanile.

 

«La consulta giovanile ha tra i suoi obiettivi principali quello di risvegliare il senso civico e di appartenenza ad una comunità, persegue inoltre l’intento di suscitare tra i giovani maggior interesse nella politica paesana. Si tratta di un’iniziativa che nasce dalla volontà di tanti ragazzi del posto, che vorrebbero dare il loro contributo alla crescita del paese ». La pensa così Ivan Mameli, consigliere di minoranza.  «E’ passato un anno – aggiunge Mameli-  da quando, assieme ad altri giovani di Bari Sardo, abbiamo formato il gruppo L’alternativ@. Eravamo stanchi di vedere alternarsi sempre le stesse persone nell’amministrazione del nostro paese, inizialmente erano veramente pochi quelli che credevano nel nostro progetto. Ma è bastato un blog, un social network e tanti incontri con la popolazione per riaccendere l’entusiasmo di tante persone».

 

A detta di Mameli l’amministrazione, guidata dal sindaco Paolo Fanni, è caratterizzata da una scarsa operatività e carenza di programmazione. Il coinvolgimento dei giovani nell’attività politica segnerebbe un importante traguardo. Arriverebbero idee nuove e innovative che contribuirebbero alla crescita del comune ogliastrino. Una dimostrazione in negativo del mancato coinvolgimento di forze nuove è stata la calendarizzazione degli eventi estivi. Un autentico fallimento, almeno secondo il consigliere.

 

Il gruppo promette battaglia anche su una generale diminuzione e rimodulazione dell’addizionale comunale Irpef. “Ad oggi, tutti i contribuenti aventi domicilio fiscale nel Comune di Bari Sardo – spiega il consigliere d’opposizione – sono obbligati a corrispondere importi calcolati con l’aliquota massima dello 0,8%, indipendentemente dalle capacità reddituali di ciascuno. Una singolarità quella di Bari Sardo, se si considera che sono veramente pochi i Comuni che hanno stabilito l’aliquota massima“.

 

La proposta prevede una generale diminuzione al ribasso dell’aliquota, fino ad una diminuzione pari al 60 per cento prevista per i redditi pari o inferiori ai 15mila euro annui.

 

Per quanto riguarda la piana di Pranargia, L’alternativ@ chiede insistentemente quali siano gli atti che verranno adottati, quali gli obiettivi. La valorizzazione della località era stata toccata in campagna elettorale dall’attuale sindaco ma le dichiarazioni sono rimaste disattese.

 

A Bari Sardo si prospetta, dunque, un autunno caratterizzato da un intenso dibattito politico.

 

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