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Martina Piras e l’equitazione: una passione diventata un lavoro

Siamo andati ad Arzana a trovare Martina Piras, giovane istruttrice di equitazione che da qualche anno insieme al marito Mariolino Loddo, gestisce un Cento Equestre ai piedi del Monte Idolo. Insieme scopriremo qualcosa in più sull’affascinante mondo dei cavalli.

Ciao Martina, quali attività svolgete nel Centro?

Le principali attività  sono sicuramente l’allevamento, l’addestramento o domatura dei cavalli e le lezioni di equitazione. Ma su richiesta facciamo anche escursioni e passeggiate a cavallo attraverso itinerari per il bellissimo territorio arzanese. Collaboriamo molto anche con le scuole medie del circondario: Arzana, Elini, Ilbono, con le quali abbiamo creato dei corsi di equitazione a scopo didattico e pedagogico.

Qual è il periodo dell’anno in cui lavorate di più?

Premetto che all’interno di un maneggio c’è sempre qualcosa da fare e si lavora tutto l’anno, non ci sono pause o periodi di vacanza. Bisogna sempre prendersi cura dei cavalli, curare le stalle, tagliare l’erba, sistemare le recinzioni e gli steccati. Per quanto riguarda il lavoro con il pubblico invece la nostra attività s’intensifica maggiormente nella bella stagione, con l’arrivo dei turisti e dei visitatori.

Quali sono i metodi che utilizzate per domare i cavalli?

Prima di tutto cerchiamo sempre di interagire con l’animale e non utilizziamo mai mezzi coercitivi. Il cavallo in natura è una preda, perciò il metodo di lavoro è molto diverso da quello che si può fare con i predatori. Mentre un cane, per farvi un esempio, si addestra con la sottomissione e l’assoggettamento psicologico o anche fisico, il cavallo, essendo un predato, si ammaestra usando la dolcezza. In poche parole il cavallo non va vinto, va convinto.

Parlaci dei corsi di equitazione

I nostri corsi di equitazione sono strutturati su differenti livelli di apprendimento: livello base per principianti, livello intermedio, avanzato e amatoriale. La nostra specialità è l’insegnamento della disciplina della monta da lavoro e per far ciò i corsisti vengono assistiti passo dopo passo da un istruttore ippico e da una assistente di maneggio, sia nella teoria che nella pratica.

A chi sono destinati i vostri corsi?

I corsi sono aperti a tutti, sia uomini che donne, adulti o bambini, persone con portatori di handicap o in salute. Non facciamo nessuna discriminazione. L’unica restrizione è rappresentata dall’età che deve essere minimo di sei anni, mentre l’età massima varia molto a seconda della persona, ma abbiamo seguito iscritti che avevano superato la sessantina.

Quand’è nata la passione per il cavallo e cosa significa per te lavorare con questo animale?

La passione per quest’animale è nata da quando ero ragazzina. Ho sempre sognato avere un cavallo e oggi, grazie soprattutto a mio marito, che ho la possibilità di lavorare con i cavalli, mi sento pienamente realizzata. Ovviamente si tratta di un lavoro faticoso che lascia poco tempo libero, ma ogni volta che rientro a casa, nonostante la stanchezza mi sento gratificata e soddisfatta.

Hai avuto qualche problema a inserirti in questo mondo?

In Ogliastra per lungo tempo l’equitazione è stato considerato uno sport per soli uomini. Diciamo che nel mio paese sono stata una delle prime a scontrarmi con la diffidenza e con le malelingue della gente. Grazie alla mia grande forza di volontà e al mio amore per il cavallo sono riuscita ad andare avanti e a raggiungere i miei scopi. Forse, anche grazie alla mia testardaggine, molte altre ragazze arzanesi si stanno avvicinando a questo sport e oggi ad Arzana non sorprende più vedere una donna montare a cavallo.

Solitamente quando si parla di equitazione si pensa che sia uno spot di “nicchia”, riservato a gruppi sociali selezionati. Come stanno le cose, l’equitazione è uno sport per ricchi?

Forse può esserlo in città o in altri luoghi. Qua in Ogliastra non è di certo uno sport per ricchi. Ad Arzana le persone che praticano l’equitazione sono in gran parte figli di pastori e allevatori ai quali gli si può affibbiare di tutto tranne che l’etichetta da snob. Inoltre per fare equitazione non serve avere un cavallo, basta venire in un maneggio o in un centro equestre come il nostro e rendersi conto che l’equitazione è uno sport che si adatta a qualsiasi tasca.

Hai un sogno nel cassetto? Parlaci dei tuoi progetti per il futuro.

Vorrei che il centro equestre Monte Idolo aprisse le porte all’ippoterapia, ossia alla riabilitazione equestre per persone disabili o reduci da incidenti o coma. Inoltre vorrei ampliare il centro includendo anche un punto di ristoro per turisti e corsisti, insomma aperto a tutti. Sogni nel cassetto? Lavorare con i detenuti del carcere di San Daniele di Lanusei perché abbiano a disposizione nuove opportunità di reinserimento a fine pena. Infine vorrei creare una fattoria didattica per far scoprire il mondo degli animali a tutti i bambini, soprattutto a quelli delle scuole materne di Arzana e dei paesi circostanti.

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