Facciamo qualche passo indietro. La giunta Cappellacci con la delibera 4/6 del 2010 dava mandato all’Assessore ai Trasporti, di ottemperare le azioni necessarie per l’acquisizione a patrimonio regionale del sedime aeroportuale dello scalo di Tortolì-Arbatax, allora come oggi proprietà della società Ali-Arbatax Spa. La giunta regionale destinava una cifra di 6 milioni di euro. A distanza di tre anni la somma è ancora sul conto corrente della Regione. E la trattativa appare oramai naufragata.
Da qui l’azione legale. L’onorevole Stochino attraverso il suo profilo facebook scrive in merito alla questione: “Purtroppo le norme in Regione non tutti le interpretano in base alla legge, più volte ho chiesto all’assessore competente di contestare per iscritto le inadempienze dei funzionari e dello stesso direttore generale o facente funzione. Ma per gli amministratori i cavilli burocratici coprono solo la poca intenzione di risolvere la situazione.”
Allo stato attuale dei fatti pertanto l’aeroporto rischia la messa all‘asta e il pignoramento da parte delle banche che avevano finanziato l’operazione di acquisto, mentre il Consorzio Industriale è destinato a fallimento certo. Si teme quindi per i quattordici operai del Consorzio che rischiano il posto di lavoro. Ma il Sindaco Lerede assicura: “la legge regionale numero 10 del 2008 per la tutela dei posti di lavoro prevede che il personale passi alle amministrazioni e la Regione garantisce agli enti locali la copertura delle spese”. E conclude “il Consorzio Industriale non può più andare avanti in questo modo, è un ente paralizzato dai debiti a causa della gestione scellerata degli ultimi anni, la quale ha portato a questo totale fallimento.”