ogliastra.vistanet.it

Istituto Alberghiero: gli studenti contro la violenza sulle donne

Un piccolo angolo dalle mille tonalità di rosso: rosso come i cartelli che riempiono le pareti, dell’Istituto Alberghiero, rosso come le scarpe, le borse, i simboli adagiati tra le mimose, rosso come gli abiti indossati dagli studenti e dalle professoresse, rosso come il sangue che ogni anno scorre all’interno delle mura domestiche italiane, rosso come il dolore, rosso come la violenza. È attraverso questa significativa dimostrazione che l’Istituto tortoliese ha voluto rendere omaggio alle donne, a coloro che hanno lottato e continuano a lottare per le conquiste sociali, politiche ed economiche, a coloro che ancora oggi sono vittime di discriminazioni e violenze. All’interno della struttura di Viale Monsignor Virgilio, intorno al piccolo angolo allestito per l’occasione, sono tanti gli studenti e i passanti che, in religioso silenzio, hanno osservato gli oggetti esposti, soffermandosi a lungo su alcune stampe che riportano il numero di donne uccise o ferite lo scorso anno: dati che, come spiega la Prof.ssa Rita Useli non rispecchiano l’effettiva realtà dei fatti, visto che purtroppo, ancora oggi sono tante le donne che hanno paura di denunciare. “Questi dati mostrano solo la punta dell’iceberg. Purtroppo tanta sofferenza è sotterranea, sono decine i casi di donne che non sporgono denuncia e non si rivolgono alle associazioni. Attraverso questa manifestazione, abbiamo voluto dimostrare che una giornata così importante non può e non deve essere liquidata con una semplice mimosa, con torte, cene o regali. Abbiamo invitato tutti gli studenti a indossare qualcosa di rosso, come simbolo della lotta al femminicidio.” Ma come hanno reagito gli studenti? Come ci racconta la Prof.ssa Anna Miola, una maggiore sensibilizzazione all’interno delle scuole è indispensabile. “Dobbiamo educare i ragazzi, sensibilizzarli ai temi dell’emancipazione femminile. Dobbiamo insegnare loro che ogni rapporto deve passare attraverso il rispetto e che atti come la violenza psicologica e fisica sono da condannare. Spetta a noi adulti, alle istituzioni, alle famiglie far sì che i giovani capiscano che amore non è sinonimo di possesso. Di fronte alle nostre spiegazioni, sia i ragazzi che le ragazze hanno mostrato una grande sensibilità. Molti di loro hanno manifestato rabbia e indignazione davanti a una situazione così tragica. Credo che faranno tesoro di questa esperienza.”

In Ogliastra decine di donne vivono quotidianamente una lotta per la sopravvivenza. La manifestazione di oggi è dedicata a loro: a tutte le donne che combattono questa battaglia, a coloro che l’hanno vinta e a coloro che purtroppo hanno smesso di combattere. “Molte associazioni, come il Centro antiviolenza Mai più violate, sono a vostra disposizione – dichiarano la Prof.ssa Useli e la Prof.ssa Miola.- A tutte le donne vittime di violenza, che necessitino di assistenza psicologica, sociale, legale o accoglienza vogliamo dire: non siete sole”.

Exit mobile version