Alla fine il desiderio di Claudia Porcu e di Pierre Stefhanoupulos dall’Agenzia NURA di Baunei, ossia quello di portare in Sardegna il “Congresso Internazionale sulle costruzioni in pietra a secco” si è avverato: la candidatura dell’Ogliastra, proposta due anni fa davanti alla commissione dell’International on Dry Stone Walling tenutasi in Inghilterra, nel campus dell’University of Cumbria, è stata premiata. Così, dal 21 al 23 settembre, Talana, Baunei e Ilbono ospiteranno il 13°Congresso internazionale sui Muretti a Secco, un evento di grande importanza al quale prenderanno parte studiosi, archeologi, antropologi ed esperti provenienti da Italia, Francia, Corsica, Australia, Svizzera, Inghilterra, Grecia, Yemen, Catalogna e altri paesi.
In Sardegna si trova un vasto patrimonio di muretti di sola pietra costruiti nel corso dei secoli, spesso abbandonati e sepolti dai rovi, che hanno segnato, nel bene e nel male, la storia della nostra Isola. “Mureddas” che ancora parlano, che rievocano il periodo tragico della “chiudende” o quello dei “terrazzamenti” volti a strappare alla roccia terreni coltivabili. Quelle pietre, che attraversano il paesaggio sardo come le vene di un corpo, rivestono oggi un alto valore ambientale, antropologico ed ecologico da proteggere e da salvaguardare. Per questo motivo uno degli obiettivi del Congresso sarà quello di iniziare anche in Sardegna un’opera di censimento e di studio dei muretti a secco, allo scopo di favorire interventi pianificati di tutela e di manutenzione. In Ogliastra, il pioniere di questo lavoro è stato senza dubbio il Prof. Pasquale Zucca, che nel 2010 ha pubblicato una relazione sull’argomento intitolata “I muri a secco nella storia della Villa di Baunei”. Il convegno vero e proprio, patrocinato dalla Regione Sardegna e dalla Provincia Ogliastra, avrà luogo nella biblioteca di Talana, mentre a Ilbono e Baunei verranno effettuati sopralluoghi nei siti di maggior interesse.
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