Non solo Napoli, tutto il mondo festeggia lo scudetto e a New York arrivano 2000 tifosi
La giornata di domenica rimarrà nella storia e nei cuori di tutte e tutti i tifosi. La festa in città ha visto più di mezzo milione di persone coinvolte. Lo stadio ha ospitato un mega concerto e salutato Massimo Troisi che moriva proprio il 4 giugno di 29 anni fa. Ma anche New York festeggia in grande stile.
Non solo Napoli, tutto il mondo festeggia lo scudetto e a New York arrivano 2000 tifosi.
La giornata di domenica rimarrà nella storia e nei cuori di tutte e tutti i tifosi. La festa in città ha visto più di mezzo milione di persone coinvolte. Lo stadio ha ospitato un mega concerto e salutato Massimo Troisi che moriva proprio il 4 giugno di 29 anni fa. Ma anche New York festeggia in grande stile.
Campionato finito e scudetto portato a casa. Siamo a tre. Quel tre che ormai è diventato il numero veramente perfetto per i tifosi e la città intera che ieri ha concluso il mese e più di festeggiamenti con una giornata esplosiva. Tre maxischermi, migliaia in strada, festa grande allo stadio Maradona. Piazza del Plebiscito è un oceano azzurro, centomila appassionati in festa, secondo una stima iniziale, solo tra Palazzo Reale e la basilica di San Francesco di Paola; il fiume di gioia s’allunga fino a ricoprire via Toledo, risale lungo i Quartieri e raggiunge il santuario laico di Maradona. Anche a Fuorigrotta, tutt’intorno allo stadio non c’è un solo centimetro di spazio. Dicono che nella giornata del trionfo finale, Napoli abbia accolto mezzo milione di persone, la sensazione è che siano state quasi il doppio. La grande festa, quella definitiva, per lo scudetto azzurro, è iniziata di buon mattino e non ha avuto termine fino all’alba di oggi. Non ci poteva essere inoltre giornata più speciale ed emozionante di ieri: il 4 giugno di 29 anni fa ci lasciava infatti il grande e indimenticato Massimo Troisi, che con il suo “Ricomincio da tre” è stato uno dei più citati di questa stagione calcistica di successo. Allo stadio, il conduttore della festa concerto Stefano De Martino ricorda a tutti i presenti, in diretta tv, che “oggi, 4 giugno, 29 anni fa, ci lasciava un grande amico di Napoli”. Mentre allo stadio si alternano le voci e la musica di diversi big della musica, la città intera è per strada. Gremita anche la piazza di Scampia, dove è stato allestito uno dei tre maxischermi: oltre duemila persone hanno festeggiato la vittoria per lo scudetto nella ex piazza Giovanni Paolo II, oggi piazza Ciro Esposito, dal nome del tifoso azzurro morto nel giugno 2014, per mano di un ultrà romanista.
La festa è stata l’occasione per ricordarlo e dedicargli questa coppa. Dopo il fischio dell’arbitro poco prima delle 20.30 per il 2 a 0 che ha decretato la vittoria del Napoli sulla Sampdoria al Maradona, è scoppiata la gioia del popolo della periferia, in una festa che si è contraddistinta per i preparativi che fervevano sin dalle prime ore del mattino tra le strade del territorio. Non solo le piazze di Napoli, in tante altre parti del mondo i tifosi hanno fatto festa ed esultato. La dodicesima strada tra University e Broadway a New York viene chiusa al traffico nel segno di un party da circa 2000 persone arrivate dalla Florida, dal Canada e da ogni parte degli Stati Uniti. Lo racconta Rosario Procino, presidente del Club Napoli New York e titolare del ristorante italiano che ne ospita la sede, il Ribalta. A partire dalle 12.30 statunitensi, la festa azzurra, con tanto di maxischermo, approda nella Little Italy, o meglio, nella little Naples. Per chi vive oltreoceano, lo scudetto azzurro è come una patria itinerante. Ma non solo Usa. Ben 35 club (dall’Australia al Brasile, passando per Monaco di Baviera e Zurigo) si sono ritrovati ieri a Cava de’ Tirreni per una celebrazione calcistica che oggi porterà centinaia di supporter del Napoli sparsi per il globo tra Plebiscito e stadio Maradona. Per l’occasione saranno servite pizze a portafoglio on the road e verrà sfornato un impasto color azzurro Napoli.
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