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Alzheimer, finalmente primo farmaco approvato dopo 20 anni: risultato storico

Il via libera dell’Fda al farmaco contro l’Alzheimer aducanumab, che aumenterà le speranze di milioni di pazienti in tutto il mondo di rallentare il decorso della malattia.

La terapia consiste in una iniezione al mese per via endovenosa che nella terapia contro l’Alzheimer contribuirebbe a rallentare il declino cognitivo dei pazienti che si trovano allo stadio iniziale della malattia.

Si tratta del primo trattamento che interessa il decorso e non si limita ad aggredire i sintomi della demenza.

Come riporta ANSA, nel 2018 un editoriale aveva censito 400 fallimenti di test clinici sull’uomo di potenziali terapie, con diverse multinazionali che avevano deciso in corso d’opera di abbandonare del tutto la ricerca in questo campo, e negli anni successivi le cose non sono andate meglio. Lo stesso test di adacanumab era stato considerato fallito in un primo momento, prima che un approfondimento delle analisi dimostrasse un certo beneficio sulla malattia allo stadio iniziale.

Attualmente, si legge sul sito del ministero della Salute, il numero totale dei pazienti con demenza è stimato in oltre 1 milione (di cui circa 600.000 con demenza di Alzheimer) e circa 3 milioni sono le persone direttamente o indirettamente coinvolte nella loro assistenza, con conseguenze anche sul piano economico e organizzativo. Il problema ovviamente non è solo italiano.

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