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Morte di Maradona. L’avvocato accusa: «L’hanno lasciato 12 ore senza cure»

Diego Armando Maradona, la leggenda del calcio mondiale, è deceduto ieri all’età di 60 anni per arresto cardiorespiratorio in una villa della città di Tigre. Oggi, a neanche 24 ore dal suo decesso il suo avvocato Matias Morla, chiede che venga fatta chiarezza sulla morte del Pibe de Oro e definisce una “idiozia criminale” il fatto che l’ambulanza “abbia impiegato mezzora per raggiungere l’abitazione dove Maradona era andato a vivere per iniziare la riabilitazione”, dopo l’intervento al cervello.

La salma di Maradona sarà inumata oggi nel cimitero ‘Jardin de Bella Vista’, dove in passato sono stati sepolti sua madre e suo padre. Migliaia di persone sono in fila alla Casa Rosada, dove è stata allestita la camera ardente per rendere omaggio al ‘Pibe de oro’. Proclamati tre giorni di lutto nazionale in Argentina e a Napoli lutto cittadino.

Come riporta Ansa, i medici legali che hanno realizzato ieri sera l’autopsia sul cadavere di Diego Maradona nell’Ospedale di San Fernando, in provincia di Buenos Aires, hanno diffuso un referto con i risultati del loro lavoro. Il decesso, si legge nel documento, è stato attribuito a “insufficienza cardiaca acuta, in un paziente con una miocardiopatia dilatata, insufficienza cardiaca congestizia cronica che ha generato un edema acuto del polmone”. Si è infine appreso che lo studio realizzato per determinare le cause della morte sarà completato con analisi tossicologiche che nel giro di una settimana preciseranno se Maradona, prima di morire, ha ingerito farmaci, droghe o alcol.

 

 

 

 

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