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Covid-19: è morto Caine, ex candidato repubblicano. Partecipò al comizio di Trump a Tulsa

Il coronavirus miete un’altra vittima illustre negli USA: l’ex candidato repubblicano alla Casa Bianca Herman Cain. L’imprenditore di 74 anni, noto come il “Re della pizza”, era stato ricoverato il 2 luglio scorso e – secondo quanto riporta Ansa – potrebbe aver contratto il Covid-19 dopo aver partecipato, senza mascherina, al controverso comizio di Donald Trump a Tulsa il 21 giugno organizzato in un palazzetto con migliaia di persone nonostante la gravità dell’epidemia da coronavirus.

Cain – nato a Memphis in una famiglia povera – era diventato molto ricco e famoso grazie alla sua carriera di imprenditore. Dopo qualche anno di gavetta alla Coca-Cola, a 36 anni fu nominato responsabile di 400 ristoranti Burger King nell’area di Philadelphia e, visti i buoni risultati, fu poi promosso ad amministratore delegato della catena di pizzerie Godfather’s Pizza. Cain arrivò nel 1986, risanò la società e la comprò nel 1988, continuando a fare l’amministratore delegato fino al 1996. Quell’anno cominciò a dedicarsi con più costanza alla politica e nel 2011 si candidò alle primarie del Partito Repubblicano. Non sembrava avere possibilità, ma le sue buone capacità da oratore e la sua personalità affabile in pochi mesi lo avevano portato ad essere in cima ai sondaggi, davanti a Mitt Romney.

Prima che le primarie cominciassero, tuttavia, nel dicembre del 2011 Cain si ritirò, dopo diverse figuracce e dopo che quattro diverse donne lo avevano accusato di molestie sessuali (una quarta aveva raccontato di avere avuto con lui una relazione extraconiugale per 13 anni). Cain negli ultimi anni era stato un convinto sostenitore di Donald Trump, che lo aveva anche brevemente preso in considerazione come possibile candidato al consiglio di amministrazione della Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti.

 

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