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Il Covid-19 uccide Paulinho Paiakan, carismatico e impegnato leader indigeno dell’Amazzonia

Il Coronavirus ha ucciso Paulinho Paiakan,65 anni, capo indigeno dell’Amazzonia. Il carismatico leader dell’Amazzonia è deceduto dopo aver contratto il Covid-19: lo hanno riferito gli attivisti per la protezione della foresta pluviale. Era ricoverato in un ospedale di Redencao, nel nord del Brasile.

Capo del popolo Kayapo, era giunto vicino alla candidatura al premio Nobel per la pace. Ultimamente, si stava battendo contro il progetto del presidente brasiliano Jair Bolsonaro di aprire le terre protette dell’Amazzonia all’agricoltura e allo sfruttamento minerario.

Era diventato celebre negli Anni ’80, dopo aver guidato la lotta contro il progetto idroelettrico di Belo Monte. Ha stretto alleanze con altri gruppi indigeni, attivisti internazionali e celebrità, ed è stato un organizzatore principale del raduno di Altamira, una conferenza del 1989 che ha riunito gli oppositori al progetto di Belo Monte riuscendo a convincere la Banca mondiale a ritirare i finanziamenti, sebbene il progetto sia poi andato avanti fino al 2011. Sul suo passato una sola macchia, la denuncia per violenza sessuale di una studentessa non indigena, un’accusa secondo alcuni fabbricata ad arte per ostacolare le sue battaglie.

La situazione Covid-19 nel Paese: nelle ultime 24 ore in Brasile si sono registrati oltre 32 mila nuovi casi di positività al Covid-19, portando il totale a 1.826.090 casi, mentre i morti si sono stabilizzati a quota 86.252.

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