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Minneapolis in fiamme: ancora proteste per la morte di George Floyd, soffocato da un poliziotto, ora arrestato

Nella città americana proseguono le proteste per la morte di George Floyd, il 46enne afroamericano soffocato da un agente di polizia durante un fermo, lunedì 25 maggio. L’agente che lo aveva preso in custodia, dopo averlo fatto scendere dalla sua auto perché “sembrava drogato”, insensibile ai suoi lamenti, ha continuato a premergli il ginocchio sul collo per 9 minuti. L’agente Derek Chauvin, 44 anni e già protagonista di numerosi altri episodi razzisti e violenti, è stato arrestato.

Sono stati schierati 500 uomini della Guardia Nazionale per contrastare i tafferugli sopravvenuti per la morte del ragazzo. Proteste poi degenerate in violenze, vandalismi e saccheggi. “Tutto ciò non dovrebbe essere normale nell’America del 2020”: dice Barack Obama riguardo il terribile avvenimento e lancia un appello affinchè nel Paese si possa creare un “new normal”, una nuova normalità “dove eredità come l’intolleranza e il trattamento diseguale tra cittadini non infetti più le nostre istituzioni e i nostri cuori”.

Come riporta Ansa, stasera il giornalista della Cnn Omar Jimenez è stato arrestato mentre riferiva in diretta dalle proteste dopo essersi chiaramente identificato come reporter agli agenti. Successivamente è stato rilasciato. Il governatore del Minnesota, Tim Walz, ha chiesto scusa per l’arresto della troupe della Cnn che stava coprendo gli eventi di Minneapolis.  In una conferenza stampa, le autorità di Minneapolis hanno detto che gli ex poliziotti coinvolti nella morte di George Floyd non stanno collaborando con gli investigatori e si sono fono ad ora avvalsi della facoltà di non rispondere. Non è stato ancora formalizzato alcun capo d’accusa verso i quattro agenti licenziati.

La scorsa notte un incendio è stato appiccato all’esterno del commissariato degli ex agenti coinvolti nella morte di Floyd e l’edificio, assediato dai manifestanti, è stato abbandonato. I media locali riferiscono che i manifestanti sono riusciti ad entrare nel commissariato frantumando i vetri delle finestre, vandalizzando gli uffici e dando alle fiamme parte dell’edificio che è stato evacuato per sicurezza, dopo che gli agenti hanno sparato alcuni proiettili di gomma contro i dimostranti. Altri edifici della zona sono stati vandalizzati appiccando dei fuochi.

Non solo Minneapolis – Almeno 72 le persone arrestate a New York, dove in centinaia sono scesi in strada a Manhattan per protestare ed esprimere la propria rabbia contro la violenza della polizia nei confronti degli afroamericani. Proteste anche in molte altre città d’America, tra cui Oakland, in California, e Denver, in Colorado, dove i manifestanti hanno bloccato alcune strade. Cortei e sit in anche a Chicago e San Francisco.

 

 

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