Le foto satellitari della Nasa e dell’Agenzia spaziale europea (ESA) lo testimoniano più di qualunque grafico o percentuale: gli scatti sopra la Cina e il Nord Italia prima e dopo la diffusione del virus mostrano la netta differenza. E lo supporta uno studio condotto dai ricercatori della Columbia University of New York, ha rivelato che i livelli di inquinamento atmosferico.
foto Greenme
Anche dagli Stati Uniti, uno dei principali inquinatori a livello mondiale, arrivano notizie dello stesso tenore. A New York, dove le ultime decisioni di Trump hanno ridotto drasticamente gli spostamenti: questa settimana è stato registrato un flusso di traffico del 17% rispetto al 52% dello stesso periodo del 2019.
Secondo la Bbc, nel mondo c’è stata una riduzione globale delle emissioni di monossido di carbonio, del 35%. secondo quanto riporta il sito Greenme, un’analisi effettuata da Carbon Brief dice che in Cina in due settimane si è verificato un calo del 25% del consumo di energia e delle emissioni.
foto greenme
Anche in Nord Italia si sono registrati cali significativi di biossido di azoto, legato alla riduzione degli spostamenti in auto e dell’attività industriale. La notizia fa riflettere, e questi dati potranno essere utili, una volta rientrata l’emergenza, per prendere nuove e più drastiche decisioni per ridurre l’inquinamento globale.