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Coronavirus in Europa: Francia chiude tutto, Gran Bretagna fa marcia indietro e Germania a quota 6mila contagi

Ogni giorno che passa e anche il resto d’Europa percepisce il Coronavirus in tutta la sua gravità. La Spagna già da sabato aveva deciso di chiudere negozi e locali invitando i cittadini a spostarsi solo per le necessità essenziali. Oggi è stata la volta della Francia.

«Da domani a mezzogiorno le frontiere d’ingresso dell’Unione europea e dello spazio Schengen resteranno chiuse» e in Francia «i nostri spostamenti saranno fortemente ridotti per almeno 15 giorni» ha annunciato il presidente francese Emmanuel Macron nel solenne messaggio alla nazione, in cui quale ha dichiarato che da mezzogiorno si potrà uscire di casa «soltanto per fare la spesa, per motivi sanitari, andare al lavoro, e per fare un po’ di attività fisica, ma senza incontrarsi con altri», ammonendo anche a non riunirsi nei parchi. «Siamo in guerra», ha detto il presidente francese, facendo appello all’unità nazionale per sconfiggere la pandemia. Macron ha detto che «nessuna azienda verrà lasciata esposta al rischio di fallire». Il presidente ha infine rinviato tutte le riforme, inclusa quella impopolare delle pensioni, e anche i ballottaggi delle elezioni comunali, il cui primo turno si è tenuto ieri.

La Germania ha registrato oggi mille nuovi casi di coronavirus che portano il totale dei contagi nel Paese a quota 6.012. Lo ha annunciato l’istituto tedesco Robert-Koch, specializzato nella lotta contro le epidemie. Tra ieri e oggi sono 1.174 i nuovi casi mentre i decessi nel paese sono finora 16.

La Gran Bretagna intanto fa marcia indietro: dopo le scioccanti dichiarazioni di Johnson di ieri, oggi il premier in conferenza stampa indica la svolta: «Da ora dovete evitare pub, teatri, club e altri luoghi di ritrovo», ha detto il primo ministro Tory rivolgendosi alla popolazione. Stop ai viaggi non necessari, contatti pubblici e si al lavoro da casa.

 

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