Gelidi venti di guerra soffiano in Medioriente. La controffensiva iraniana all’uccisione del generale Qassem Soleimani da parte degli Stati Uniti non si è fatta attendere. Nella notte Teheran ha lanciato 22 missili contro le basi Usa in Iraq.
L'”Operazione Soleimani”, così è stata ribattezzata, ha colpito gli avamposti a stelle e strisce di al-Asad ed Erbil. In quest’ultimo sono presenti anche militari italiani. L’Ansa riporta che i soldati italiani sono tutti salvi e radunati in appositi bunker.
Secondo fonti iraniane sarebbero circa 80 le vittime e 200 i feriti. Fonti irachene citate dal New York Times invece hanno fatto sapere che al momento non sono segnalate vittime tra le forze armate locali e statunitensi.
Il Pentagono in una nota, ha detto di aver informato Donald Trump dell’accaduto e che sta valutando le conseguenze dell’attacco. Il Consiglio di sicurezza nazionale presieduto dal segertario di Stato Mike Pompeo e dal capo del Pentagono Mark Esper è in riunione.
Intanto a Washington si è riunito il consiglio per la sicurezza nazionale alla presenza del segretario di Stato Mike Pompeo e del numero uno del Pentagono Mark Esper.