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30 anni dalla caduta del Muro di Berlino, Merkel: “Democrazia non è scontata, l’Europa la difenda”

Celebrazioni solenni oggi a Berlino per i trent’anni dalla caduta del Muro che divideva la Germania in Repubblica democratica tedesca (DDR, blocco sovietico) e Repubblica Federale di Germania (patto Nato).

«Nessun muro che tiene fuori le persone e restringe la libertà è così alto da non poter essere abbattuto – ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel davanti a ciò che resta del muro – ma i valori che fondano l’Europa non sono scontati, devono sempre essere rivitalizzati e difesi».

«L’Europa senza più muri di divisione e di odio – ha commentato il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella – è una grande opportunità per consentire ai suoi cittadini di essere padroni del proprio destino e di metterlo a confronto, in un dialogo di pace, con le aspirazioni dei popoli e delle culture di altri continenti. Il Muro di Berlino è stato per quasi un trentennio il simbolo opprimente della divisione dell’Europa e della costrizione per milioni di suoi cittadini. Un grande vento di speranza lo ha abbattuto il 9 novembre 1989, facendo di questa giornata un’alba di libertà e l’avvio di un nuovo percorso storico per la Germania, per tutto il continente, per il mondo intero. La fine della Guerra Fredda, con la sconfitta del totalitarismo comunista, ha portato alla riunificazione tedesca. Le immagini delle migliaia di giovani che demoliscono quel muro di incomunicabilità e di negazione dei diritti sono la rappresentazione di un’Europa dalle potenzialità enormemente accresciute, che sta a noi tutti sviluppare e non tradire. Questo giorno non può che richiamarci al coraggio delle scelte, alla responsabilità e all’impegno».

«Italia e Germania sono insieme, oggi, per ricordare e celebrare la rinascita della libertà – ha detto da Berlino il ministro degli Esteri Luigi Di Maio -. Penso però che non ci sia reale libertà se c’è paura e se la qualità della vita delle persone non è ancora quella che desideriamo. Ecco perché abbiamo ancora tante cose da fare per riuscire a migliorarla».

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