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Notre Dame, il giorno dopo l’incendio: fiamme spente, salvati facciata, struttura e opere d’arte

Notre Dame si lecca le ferite dopo la serata più buia della sua storia quasi millenaria. Ieri notte i Vigili del fuoco sono riusciti a spegnere le fiamme che divoravano il tetto della basilica. Le immagini del crollo della celebre guglia di Viollet-le-Duc hanno fatto il giro del mondo, ma la struttura della Chiesa è salva.

Così come salvi sono la facciata, uno dei simboli assoluti di Parigi, e i tanti tesori ospitati all’interno della Chiesa. La volta della navata centrale è venuta giù in alcuni punti e soprattutto sul transetto dove si ergeva la guglia.

Tutto il mondo, soprattutto quello cristiano e cattolico, si stringe intorno alla Francia, colpita in uno dei suoi monumenti più iconici. «Notre-Dame di Parigi in preda alle fiamme. Emozione di tutta una nazione. Pensiero per tutti i cattolici e per tutti i francesi – ha commentato ieri sera il presidente francese Emanuel Macron. Come tutti i nostri compatrioti, stasera sono triste di veder bruciare questa parte di noi».

«Il Papa è vicino alla Francia, prega per i cattolici francesi e per la popolazione parigina sotto lo shock del terribile incendio che ha devastato la cattedrale di Notre-Dame. Assicura le sue preghiere per tutti coloro che cercano di far fronte a questa drammatica situazione», questo il tweet del direttore della Sala Stampa vaticana Alessandro Gisotti.

«In queste ore drammatiche, l’Italia intera si stringe con sincera amicizia e vivissima partecipazione al popolo francese», scrive in una nota il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

 

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