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E’ morto il fondatore di Ikea, Ingvar Kamprad: l’aveva creata nel 1943, a soli 17 anni

L’imprenditore svedese Ingvar Kamprad, fondatore di Ikea, come riporta il Corriere, è morto nella sua casa di Småland, in Svezia. Aveva 91 anni. Grazie all’intuizione del mobile low cost da montare a casa, Kamprad ha fondato un vero e proprio impero economico, con grandi centri vendita in quasi tutti i Paesi del mondo.

Creata oltre 74 anni fa nella città natale di Aelmhult, all’età di 17 anni (con i soldi regalati dal padre al termine degli studi, come premio, ndr), la catena Ikea oggi dà lavoro a 190mila persone nel mondo e genera un volume d’affari annuale di 38 miliardi di euro; nell’esercizio 2015-2016 ha registrato utili per 4,2 miliardi facendo del suo fondatore, con un patrimonio personale stimato in circa 33 miliardi di dollari, uno degli uomini più facoltosi del Pianeta. Secondo la rivista Forbes nel 2007 ha raggiunto la massima posizione, posizionandosi al quarto posto degli uomini più ricchi del mondo (con un patrimonio di 33 miliardi di dollari, appunto). Ikea sul suo profilo Twitter ha annunciato: «Ingvar sarà ricordato con affetto e mancherà molto alla sua famiglia e ai colleghi di Ikea in tutto il mondo».

«La sua eredità sarà ammirata per molti anni a venire e la sua visione, volta a creare una vita migliore per tante persone, continuerà a guidarci e ispirarci», ha fatto sapere in un comunicato Jesper Brodin, ceo e presidente del gruppo Ikea. «È stato un imprenditore unico, che ha avuto una grande importanza per l’economia svedese», gli ha fatto eco il premier della Svezia, Stefan Löfven, aggiungendo all’agenzia svedese TT che «è stato anche fonte di ispirazione con una grande forza di impegno a livello internazionale e per il territorio svedese».

Il nome Ikea è l’acronimo delle iniziali di Ingvar Kamprad e di Elmtaryd e Agunnaryd, rispettivamente la fattoria e il paese del sud della Svezia dove Kamprad crebbe. Inizialmente Ikea vendeva penne, orologi, cornici, calze di nylon tutti articoli a prezzo rigorosamente ridotto. I mobili vennero introdotti nel 1950 e sei anni dopo ci fu l’intuizione di vendere mobili smontati che il cliente poteva, con poche e semplici istruzioni, assemblare a casa, riducendo così i costi. Figlio di contadini, Kamprad è diventato uno degli uomini più ricchi del mondo con una semplice promessa alla quale hanno creduto milioni di consumatori: «Una casa da sogno a prezzi da sogno».

Residente in Svizzera dal 1977 al 2014, si era messo in pensione da alcuni anni lasciando il posto ai tre figli. Kamprad nel passato aveva fatto parlare di sé anche per i suoi legami con il movimento giovanile nazista durante la Seconda Guerra mondiale. Simpatia che poi lui stigmatizzò in seguito come «la follia della giovinezza» e «il più grande errore della mia vita». Dopo «la follia della giovinezza» Kamprad si è dedicato a costruire un impero con un fatturato enorme e una rete commerciale di 175 negozi in 31 Paesi, che dà lavoro a migliaia di persone. Rimanendo famoso per aver sempre condotto — nonostante il successo — una vita semplice, «viaggiando in classe economica e guidando una vecchia Volvo», come lui stesso racconta in una delle biografie scritte su di lui. Quindici anni fa, dopo un periodo in Danimarca, aveva lasciato il suo impero passando la mano ai tre figli, trasformando però la società in fondazione per impedire che eventuali dispute di successione. Nel 2014 dalla Svizzera era ritornato in Svezia.

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