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Accadde Oggi. 29 agosto 1980: muore Franco Basaglia, padre della Legge 180, che portò alla chiusura dei manicomi

Il 29 agosto del 1980, quarant’anni fa, moriva a soli 56 anni Franco Basaglia, psichiatra, neurologo e “padre” della legge 180,  il caposaldo legislativo di quella riforma degli ospedali psichiatrici che portò alla chiusura dei manicomi, che rivoluzionò il modo di approcciare la salute mentale.

È stato il più importante psichiatra italiano del ventesimo secolo. Il suo pensiero è alla base di una delle maggiori conquiste democratiche dell’Italia repubblicana.

Riuscì a proporre un vero e proprio superamento della logica manicomiale.  Come disse lo stesso Franco Basaglia intervistato da Maurizio Costanzo: «Non è importante tanto il fatto che in futuro ci siano o meno manicomi e cliniche chiuse, è importante che noi adesso abbiamo provato che si può fare diversamente, ora sappiamo che c’è un altro modo di affrontare la questione; anche senza la costrizione.»

La Legge 180 è la prima e unica che impose la chiusura dei manicomi e regolamentò il trattamento sanitario obbligatorio, istituendo i servizi di igiene mentale pubblici. Ciò ha fatto dell’Italia il primo paese al mondo ad abolire gli ospedali psichiatrici.  La legge voleva anche essere un modo per modernizzare l’impostazione clinica dell’assistenza psichiatrica, instaurando rapporti umani rinnovati con il personale e la società, riconoscendo appieno i diritti e la necessità di una vita di qualità dei pazienti, seguiti e curati anche da strutture territoriali.

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