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Gli amanti della movida ci ripensano: nelle chat dei ragazzi romani la paura del contagio

A riportare le conversazioni in chat, dei ragazzi romani, il Corriere, i giovani sembrano spaventati e si suggeriscono a vicenda di rimanere nelle proprie case e comunque in disparte.

Sembra proprio che la spavalderia dei giorni precedenti alla riapertura delle discoteche sia stata sostituita dalla preoccupazione di essere contagiati.

«Rega io non me la sento di salire in paese. Voi?».«Alla fine effettivamente è grave». «Evitiamo. Stiamocene per gli affari nostri. Con le mascherine». «Almeno hanno chiuso le discoteche però». «Non capisco perché le avevano riaperte».

Sono tutte frasi scambiate tra i giovani romani subito dopo la diffusione della notizia di un possibile Cluster nella discoteca di Porto Rotondo quando dopo la serata del 9 agosto, alcuni ragazzi tornati a Roma hanno avvertito i sintomi della malattia e sono risultati positivi al test.

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