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Open Arms, Salvini a processo. Il Senato da il via libera

L’Aula del Senato ha autorizzato il processo all’ex ministro Matteo Salvini per la vicenda Open Arms. Come riporta Ansa, i favorevoli all’autorizzazione sono stati 149, i contrari 141.

“Salvini non agì per interesse pubblico”. E’ stata la motivazione con cui il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha annunciato, nell’aula del Senato, il voto del suo partito a favore dell’autorizzazione a procedere per il processo Open Arms, la nave della Ong bloccata in mare per 19 giorni nell’agosto 2019, quando era ministro dell’Interno.

Prima del voto così aveva dichiarato Salvini: “Ho fatto il mio dovere, ho la coscienza a posto: sempre avanti a testa alta e grazie per tutti i vostri messaggi di sostegno, Amici”, ha detto il leader della Lega su twitter. “Se andrò a processo, ci andrò a testa alta. Se pensano di intimorire la Lega con un processo politico “alla Palamara” (“Salvini ha ragione ma va attaccato lo stesso”), si sbagliano di grosso. Quando tornerò al governo farò esattamente le stesse cose”, ha aggiunto Salvini. “Processare Matteo Salvini per aver difeso i confini italiani dall’immigrazione illegale è semplicemente scandaloso. Fratelli d’Italia voterà compattamente, e convintamente, contro l’autorizzazione a procedere. La sinistra impari a battere i suoi avversari nelle urne, se ne è capace. Forza Matteo”. Così la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, su Facebook.

La Giunta per le autorizzazioni a procedere aveva deliberato il 26 maggio scorso di negare l’autorizzazione a procedere, ed era sulla relazione della Giunta che i senatori sono stati chiamati a votare. Quindi i favorevoli all’autorizzazione a procedere hanno votato “no” alla relazione della Giunta, mentre i contrari all’autorizzazione hanno al contrario votato sì. Nelle dichiarazioni di voto in favore dell’autorizzazione a procedere si sono espressi M5s, Pd, Iv, Leu, Autonomie, mentre i gruppi di centrodestra avevano espresso la loro contrarietà. La relazione della Giunta per essere approvata necessitava di un quorum di 160 voti, cioè la maggioranza assoluta dei componenti.

“Contro di me festeggiano i Palamara, i vigliacchi, gli scafisti e chi ha preferito la poltrona alla dignità. Sono orgoglioso di aver difeso l’Italia – ha detto Salvini, dopo il voto di Palazzo Madama -: lo rifarei e lo rifarò, anche perché solo in questo luglio gli sbarchi sono sei volte quelli dello stesso periodo di un anno fa, con la Lega al governo. Vado avanti, a testa alta e con la coscienza pulita, guarderò tranquillo i miei figli negli occhi perché ho fatto il mio dovere con determinazione e buonsenso. Mi tengo stretto l’articolo 52 della Costituzione (“la difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”) e ricordo le parole di Luigi Einaudi: “Quando la politica entra nella giustizia, la giustizia esce dalla finestra”. Non ho paura, non mi farò intimidire e non mi faranno tacere: ricordo che per tutti i parlamentari, presto o tardi, arriverà il giudizio degli elettori”.

 

 

 

 

 

 

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