Caltanissetta, cento migranti in quarantena fuggono dal cpa
Un centinaio di migranti sono in fuga a Caltanissetta dal centro di accoglienza di Pian del lago. Sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri. Le forze dell’ordine sono riuscite a bloccarne una decina ma le ricerche proseguono su tutto il
Un centinaio di migranti sono in fuga a Caltanissetta dal centro di accoglienza di Pian del lago. Sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri. Le forze dell’ordine sono riuscite a bloccarne una decina ma le ricerche proseguono su tutto il territorio.
Sempre nella giornata di oggi, una trentina di migranti tunisini sono fuggiti dall’hot spot di Pozzallo. Il gruppo avrebbe approfittato della attenzione concentrata nella banchina cosiddetta ‘commerciale’ del porto siciliano, dove era attraccata la nave petroliera ‘Cosmo’ per le procedure di accoglienza e di controllo dei nuovi arrivati (loro facevano parte di un ottantina di migranti già controllati da punto di vista sanitario e presenti all’hot spot da qualche giorno) per eludere la sorveglianza all’hot spot di Pozzallo e fare perdere le proprie tracce.
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La ditta non lo paga, operaio si presenta in cantiere con il martello pneumatico e distrugge tutto
Frustrato dall'ennesimo rinvio e dalla ripresa dei lavori senza aver ottenuto quanto gli spettava, ha deciso di vendicarsi distruggendo quanto realizzato.
Un giovane operaio di 26 anni ha fatto parlare di sé dopo un episodio insolito avvenuto ieri, lunedì 22 aprile, a Vicenza, in Via Bellini, dove era in corso un cantiere edile. Arrabbiato per non essere stato pagato per i lavori svolti, si è presentato sul posto armato di martello pneumatico e ha iniziato a distruggere quanto realizzato.
La situazione ha attirato l’attenzione delle persone presenti sul cantiere, che hanno prontamente allertato le forze dell’ordine. Le Volanti della Questura vicentina sono intervenute rapidamente e hanno trovato l’uomo all’interno dell’area di lavoro mentre demoliva varie strutture con il martello pneumatico.
Il giovane, cittadino egiziano con regolare permesso di soggiorno, ha spiegato ai poliziotti di non aver ricevuto il pagamento per i lavori eseguiti nelle settimane precedenti. Nonostante i suoi solleciti, il proprietario del cantiere non aveva provveduto al pagamento. Così, frustrato dall’ennesimo rinvio e dalla ripresa dei lavori senza aver ottenuto quanto gli spettava, ha deciso di vendicarsi distruggendo quanto realizzato.
Durante l’incidente, è giunto sul posto anche un collega dell’operaio egiziano, che è riuscito a calmarlo spiegandogli che il pagamento sarebbe avvenuto solo dopo qualche giorno, come promesso dal proprietario. Di fronte alla situazione, nonostante fosse stata offerta la possibilità di intraprendere azioni legali, i presenti hanno deciso di non presentare denuncia, nella speranza che la situazione si risolvesse in modo pacifico.
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