Sicilia: escort positiva al Covid. L’appello del sindaco di Modica ai clienti: «Fate il tampone»
#Italia Positiva al Covid una donna attiva come escort per 15 giorni a Modica. Il sindaco teme focolaio
E’ stata ricoverata in un ospedale umbro una donna transitata per Modica e risultata positiva al Covid. I sanitari umbri, nel ricostruire gli spostamenti della paziente, hanno accertato che la donna ha trascorso gli ultimi 15 giorni a Modica dove è stata attiva come escort prendendo in affitto un monolocale in centro storico a Modica per ricevervi diversi clienti su appuntamento.
Come riporta il Corriere di Ragusa, la donna si era poi trasferita in Umbria, dove si è sentita male. Dagli accertamenti, come accennato, è risultata positiva al virus. La donna avrebbe preso l’autobus per Catania e quindi il treno per la regione umbra. E’ in corso a Modica una indagine epidemiologica accurata per ricostruire la mappa dei contatti della donna nelle ultime settimane.
“Fate il tampone, anche a rischio di farvi mettere alla porta da vostra moglie”. A lanciare l’appello è il sindaco ragusano di Modica, Ignazio Abate, dopo il ricovero della escort di origine peruviana. E il primo cittadino di Modica ora teme un focolaio nella sua città. Per il momento, il sindaco di Modica ha chiesto alla polizia municipale di tenere d’occhio l’appartamento a luci rosse, così da riuscire a intercettare eventuali altre prostitute che possano aver incontrato la collega e sottoporre anche loro ai test. Ma per quanto riguarda i clienti, c’è poco da fare: deve rimettersi al loro senso civico.
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La ditta non lo paga, operaio si presenta in cantiere con il martello pneumatico e distrugge tutto
Frustrato dall'ennesimo rinvio e dalla ripresa dei lavori senza aver ottenuto quanto gli spettava, ha deciso di vendicarsi distruggendo quanto realizzato.
Un giovane operaio di 26 anni ha fatto parlare di sé dopo un episodio insolito avvenuto ieri, lunedì 22 aprile, a Vicenza, in Via Bellini, dove era in corso un cantiere edile. Arrabbiato per non essere stato pagato per i lavori svolti, si è presentato sul posto armato di martello pneumatico e ha iniziato a distruggere quanto realizzato.
La situazione ha attirato l’attenzione delle persone presenti sul cantiere, che hanno prontamente allertato le forze dell’ordine. Le Volanti della Questura vicentina sono intervenute rapidamente e hanno trovato l’uomo all’interno dell’area di lavoro mentre demoliva varie strutture con il martello pneumatico.
Il giovane, cittadino egiziano con regolare permesso di soggiorno, ha spiegato ai poliziotti di non aver ricevuto il pagamento per i lavori eseguiti nelle settimane precedenti. Nonostante i suoi solleciti, il proprietario del cantiere non aveva provveduto al pagamento. Così, frustrato dall’ennesimo rinvio e dalla ripresa dei lavori senza aver ottenuto quanto gli spettava, ha deciso di vendicarsi distruggendo quanto realizzato.
Durante l’incidente, è giunto sul posto anche un collega dell’operaio egiziano, che è riuscito a calmarlo spiegandogli che il pagamento sarebbe avvenuto solo dopo qualche giorno, come promesso dal proprietario. Di fronte alla situazione, nonostante fosse stata offerta la possibilità di intraprendere azioni legali, i presenti hanno deciso di non presentare denuncia, nella speranza che la situazione si risolvesse in modo pacifico.
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