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Le suppletive al Senato nell’Isola fanno gola: alla ipotetica candidatura di Conte risponde Adinolfi

Se Conte si candidasse alle suppletive di novembre nel collegio che comprende tutta la provincia di Sassari e 15 comuni del Nuorese, sostenuto dai 5 stelle, vincendo legittimerebbe in parte il fatto di essere a capo del Governo senza essere eletto, accusa che gli muovono molto spesso i suoi avversari politici.

Conte smentisce l’indiscrezione pubblicata ieri da Repubblica. Anche se le elezioni suppletive previste per l’inizio di novembre potrebbero davvero segnare il futuro della politica italiana. Le elezioni servono per riempire il seggio lasciato vacante da Vittoria Bogo Deledda dei 5 Stelle, scomparsa prematuramente.

Ma Conte non sarebbe l’unico interessato al seggio: si fa avanti infatti anche Mario Adinolfi presidente nazionale del Popolo della Famiglia: «Ho legato molta parte della mia attività politica alla Sardegna – ha dichiarato Adinolfi- guidando le liste del Popolo della Famiglia al Senato proprio in quella regione alle elezioni del 2018. Ho annunciato di conseguenza da tempo la mia candidatura per le Suppletive».

«Sono pronto a sfidare il presidente Conte qualora volesse finalmente misurarsi con il consenso elettorale. Ho maturato in questi anni una conoscenza talmente approfondita dei bisogni delle famiglie sarde – ha aggiunto il leader di PdF- da poter dire con certezza che il candidato Giuseppe Conte sarebbe bocciato dai sardi, con conseguente caduta del governo giallorosso».

«Per questo credo che Conte non abbia alcuna reale intenzione di candidarsi e che questa ‘soffiata’ serva solo ai noti spin doctor di Palazzo Chigi per spingere la fake news di un partito di Conte che sarebbe al 14%. Il Popolo della Famiglia, che alle ultime Suppletive a Roma ha dimostrato di essere in crescita di consensi – ha concluso Adinolfi commentando le indiscrezioni su Conte- è comunque pronto a confrontarsi in Sardegna e ovunque per rappresentare i concreti bisogni delle famiglie italiane, prese in giro dal presidente Conte nella gestione della crisi Covid».

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