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Roma, bilancio della pm da brividi: bimbi che si prostituiscono anche a 10 anni

Casi di prostituzione minorile e adescamento di minori tramite Internet: di questo ha parlato la pm di Roma Maria Monteleone, in audizione davanti alla commissione parlamentare di inchiesta per l’infanzia e l’adolescenza.

Roma chock: parla la pm Maria Monteleone, sostituto procuratore a Roma e coordinatrice del pool che si occupa dei diritti dei minori, nel corso dell’audizione alla commissione parlamentare di inchiesta per l’infanzia e l’adolescenza. «La prostituzione minorile è uno dei fenomeni più inquietanti che ha come vittime i minori, sia bambine che bambini. E che purtroppo vede sempre più protagonisti anche bimbi con meno di 14 anni, quindi anche di 13, di 12 o di 10 anni. Nell’ultimo anno giudiziario sono stati 31 i nuovi procedimenti», nel circondario del tribunale e della Procura di Roma.

Dopo aver segnalato gli sviluppi del fenomeno nell’ultimo anno, il pm Maria Monteleone ha anche ricordato che «negli anni precedenti abbiamo avuto un’impennata di procedimenti nuovi in questa materia, connessa alla nota vicenda delle baby squillo». Quest’ultimo riferimento riguarda l’inchiesta che nel 2013 portò alla luce la vicenda di due ragazzine fatte prostituire nel quartiere romano dei Parioli. Dal 2013 nella Capitale esiste una squadra di pm dedita esclusivamente ai reati di pedopornografia. Esiste inoltre una speciale sala di ascolto riservata ai minori e che, ha spiegato ancora la Monteleone, dal 2015 al 2018 si è occupata di 903 minorenni, di cui 570 bambine, per episodi di maltrattamenti in famiglia e di violenza sessuale nel suo significato più esteso.

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