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Coronavirus: è atterrato l’aereo con gli italiani che erano rimasti bloccati a Whuan

L’aereo con gli italiani rimasti bloccati a Wuhan è atterrato poco dopo le 10 di questa mattina in Italia, all’aeroporto militare di Pratica di Mare, vicino Roma. Dopo i controlli medici che saranno effettuati sul posto, i circa 60 nostri connazionali saranno portati al campus olimpico della Cecchignola dove verranno sottoposti ad un periodo di quarantena per due settimane, il tempo massimo di incubazione del virus.

L’aereo con gli italiani bloccati è partito in piena notte dalla città focolaio dell’epidemia con il volo dell’Unità di Crisi della Farnesina. Uno dei connazionali che sarebbero dovuti tornare in Italia è invece rimasto a Wuhan perché ha la febbre. Come riporta Repubblica, l’uomo non è stato fatto imbarcare perché – spiegano fonti diplomatiche – i protocolli sanitari internazionali vietano di salire a bordo a chi mostra sintomi che potrebbero essere riconducibili al coronavirus, per la tutela degli altri passeggeri. Il connazionale è seguito attentamente da personale medico, dell’ambasciata e del ministero degli Esteri cinese. L’Unità di crisi della Farnesina è in stretto contatto con la famiglia.

Nel mentre la Cina ha registrato 57 nuovi decessi, portando il totale a quota 361: gli ultimi aggiornamenti della Commissione sanitaria nazionale (Nhc) hanno inoltre segnalato 2.296 nuovi contagi accertati, per 17.205 casi complessivi. I 361 morti, annunciati oggi dalla Commissione sanitaria nazionale (Nhc), hanno superato i decessi della Sindrome respiratoria acuta grave (Sars) che nel 2002-03 ne fece 349, secondo i numeri ufficiali dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

 

 

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