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Catanzaro, arrestato un magistrato: sesso, denaro e vacanze in resort in cambio di favori

Catanzaro. Un magistrato e due avvocati sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza per corruzione in atti giudiziari. Come riportato da Repubblica, l’accusa parla di “azioni corruttive per far riottenere il vitalizio a un ex politico calabrese” e per “agevolare futuri avvocati per il superamento del concorso”. Nell’ordinanza si legge di “gamberi, vacanze in resort e champagne” e di “16 prestazioni sessuali in cambio di sentenze”. Le indagini, avviate nel 2018 e coordinate dalla Dda di Salerno, hanno permesso di ricostruire “una sistematica attività corruttiva” nei confronti del magistrato. Nell’abitazione del giudice sono stati trovati seimila euro in una busta.

Al magistrato venivano garantiti denaro contante, oggetti preziosi, altri beni e utilità tra le quali anche prestazioni sessuali. In cambio l’uomo, presidente di sezione della Corte d’Appello di Catanzaro nonché presidente della Commissione provinciale tributaria del capoluogo calabrese, interveniva “per ottenere, in processi penali, civili e in cause tributarie sentenze o comunque provvedimenti favorevoli a terze persone concorrenti nel reato corruttivo”.

Dalle verifiche eseguite sui conti correnti bancari riconducibili al magistrato “emergeva -scrivono i giudici- una situazione di ‘sofferenza bancaria’ dovuta al mancato pagamento di alcuni finanziamenti, ed una quasi costante scopertura di conto corrente, coperta con versamenti di somme in contante che, nell’anno 2018, ammontavano ad euro 20.400,00; dato quest’ultimo che, da subito appariva anomalo, visto che l’uomo, pubblico dipendente, riceve i propri emolumenti unicamente attraverso bonifici”. Insieme al magistrato sono stati arrestate 6 persone, un avvocato ai domiciliari e 16 gli indagati. L’accusa per tutte le persone coinvolte nell’inchiesta è corruzione in atti giudiziari.

 

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