Site icon www.vistanet.it

Silvia Romano, Somalia: viva ma costretta a matrimonio islamico. Gli inquirenti: “Nessun riscontro”

Silvia Romano secondo fonti di intelligence, è viva: la ragazza, rapita lo scorso novembre in Kenya sarebbe stata però costretta all’islamizzazione e a un matrimonio islamico. A riportare l’indiscerzione è Il Giornale. Gli uomini che la tengono prigioniera starebbero attuando nei suoi confronti “una sorta di lavaggio del cervello, una manovra di pressione psicologica che punta a recidere i legami affettivi e culturali con la sua patria d’origine”. Il fatto che sia arrivata la notizia del matrimonio significa che è stato attivato un canale con i rapitori.

La Somalia è il Paese africano dove la presenza jihadista è più forte in assoluto. La ragazza si troverebbe probabilmente tra il Sud e il Sudovest del Paese, dominato dai mujaeddin di Al Shabab, una tra le fazioni più integraliste della jihad. Rapita nel villaggio in Kenya di Chakama, 80 km da Nairobi, Silvia fu portata in Somalia poche settimane dopo il sequestro. Ha dovuto sposarsi con un musulmano, e probabilmente il marito è un uomo dell’organizzazione che l’ha sequestrata.

La strategia dei jihadisti è normalmente quella di indottrinare i prigionieri di guerra in modo da puntare ad avere, dopo la liberazione, un infiltrato da utilizzare per la Guerra Santa nel suo Paese di origine, anche se non è facile capire il ruolo di Silvia in questo contesto. La ragazza è finita in un territorio in cui l’intervento occidentale è molto più difficile rispetto al Kenya, dove prestava servizio di volontariato in un villaggio. Difficile pensare a un raid per liberarla. L’unica strada è quindi quella dell’intelligence, della ricerca di contatti e trattative con i rapitori, a cominciare dal pagamento di un riscatto, che pare oggi l’unica strada per la liberazione.

LA SMENTITA DEGLI INQUIRENTI

Nella tarda mattinata arriva però una smentita da parte degli inquirenti che indagano sul caso: non c’è alcuna evidenza investigativa sulla presunta islamizzazione forzata di Silvia Romano, si apprende da fonti giudiziarie.