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Polacchi di Altaforte: “Sarò al Salone del Libro”. L’editore vicino a CasaPound non accetta l’esclusione

Apre tra le polemiche il Salone del Libro di Torino. L’editore Francesco Polacchi, fondatore della casa editrice Altaforte, sfida l’esclusione dal Salone di Torino, decisa ieri dopo la richiesta di Comune e Regione, e annuncia: “Alle ore 10:00 sarò al Salone del Libro di Torino per ribadire che Altaforte Edizioni non si piega alla logica del pensiero unico. Se avete a cuore la Libertà, la Libertà d’espressione, vi aspetto. I libri non possono e non devono conoscere censura”. Regione Piemonte e Comune di Torino hanno presentato un esposto contro Polacchi e la procura ha aperto una inchiesta per apologia di fascismo.

La casa editrice Altaforte, vicina a CasaPound, è stata esclusa dalla kermesse culturale dopo giorni di polemiche, divisioni e defezioni. Resta dunque alta la tensione nel giorno in cui apre il Salone e che coincide anche con il Giorno della memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi.

La scelta è stata annunciata per “tutelare la sua immagine, la sua impronta democratica e il sereno svolgimento della manifestazione”. Alla scelta delle amministrazioni locali, che del Salone del Libro sono soci, si sono adeguati gli organizzatori dell’evento. “È una richiesta assurda. Faremo causa e la vinceremo”, ha replicato Polacchi. “Non è una rivalsa nei confronti di Salvini, è una scelta a protezione e tutela del Salone del Libro, di Torino e del nostro Paese”, ha spiegato la sindaca di Torino Chiara Appendino, davanti al Lingotto, dove si apre oggi il Salone del Libro.