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“Niente africani”: è polemica a Trieste per la maratona di soli atleti europei

Una manifestazione podistica come tante altre se non fosse che ai nastri di partenza non ci sarà nemmeno un atleta africano, notoriamente tra i più performanti delle gare di questo genere. Accade a Trieste, dove il “Trieste Running Festival”, sarà aperto quest’anno solo agli atleti provenienti da Stati europei.

«Quest’anno abbiamo deciso di prendere soltanto atleti europei per dare uno stop affinché vengano presi dei provvedimenti che regolamentino quello che è attualmente un mercimonio di atleti africani di altissimo valore, che vengono semplicemente sfruttati e questa è una cosa che non possiamo più accettare», ha spiegato Fabio Carini, presidente di Apd Miramar, società organizzatrice della manifestazione.

Una scelta che ha causato aspre polemiche da parte del Partito Democratico e di buona parte della società civile. «A Trieste siamo arrivati alle epurazioni nello sport – attacca l’eurodeputata dem Isabella De Monte – ultima follia di un estremismo che sta impregnando e snaturando la città, sulla quale i più alti rappresentanti politici e istituzionali hanno messo la faccia. Fatto grave e indegno. Siamo davvero all’assurdo: si impedisce a dei professionisti di prendere parte a una gara perché provenienti dall’Africa. Attenzione, sono mesi che lo diciamo: la situazione sta davvero sfuggendo di mano e stiamo tornando indietro a tempi bui. Davanti a scelte simili la reazione è una sola: l’indignazione. Lo sport è condivisione, unione, uguaglianza, lealtà, rispetto: lo si insegna ai bambini e ai ragazzi. Ma che esempio si dà con scelte simili? Ancora una volta una vergogna inflitta a una città come Trieste e a una regione come il Friuli Venezia Giulia, da sempre culle di civiltà».

Nella gara maschile della scorsa edizione, al primo e al secondo posto si erano classificati due atleti africani, al primo Olivier Irabaruta, del Burundi, al secondo Anthony Ayeko, dell’Uganda. Terzo posto per l’italiano Francesco Bona. Al primo posto della gara femminile si era classificata un’atleta del Burundi, Elvanie Nimbona, al terzo, dietro l’italiana Rosalba Console, l’ugandese Doreen Chesang.

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