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Arrestato per “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina” Mimmo Lucano, il sindaco di Riace

La Guardia di Finanza ha arrestato Domenico “Mimmo” Lucano, il sindaco di Riace (Calabria), per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e per illeciti nell’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti. Insieme a lui è finita in manette la compagna Tesfahun Lemlem, sulla quale pendono le stesse accuse.

Mimmo Lucano è stato posto agli arresti domiciliari e la sua compagna non potrà dimorare nella stessa abitazione. La procura di Locri, che ha fatto partire le indagini parla di «favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti. La misura cautelare rappresenta – sempre secondo i pm – l’epilogo di approfondite indagini, coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica di Locri, svolte in merito alla gestione dei finanziamenti erogati dal Ministero dell’Interno e dalla Prefettura di Reggio Calabria al Comune di Riace, per l’accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo politico».

Secondo l’accusa, Lucano si sarebbe «reso materialmente protagonista ed in prima persona adoperato, ai fini dell’organizzazione di matrimoni ‘di comodo». Mimmo Lucano è considerato una delle bandiere dell’impegno nell’accoglienza dei migranti. La rivista americana “Fortune” lo aveva inserito nel 2016 tra le personalità più potenti del mondo. 

«Accidenti, chissà cosa diranno adesso Saviano e tutti i buonisti che vorrebbero riempire l’Italia di immigrati!» ha commentato il ministro degli Interni Salvini. «Questo governo, attraverso questa inchiesta giudiziaria, da cui Mimmo saprà difendersi in ogni sua parte, compie il primo atto verso la trasformazione definitiva dell’Italia da democrazia a stato autoritario – attacca Roberto Saviano -. Con il placet di tutte le forze politiche». 

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