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Diciotti. Sbarcano 16 migranti per motivi sanitari. L’ordine dall’ufficio di Sanità marittima di Catania

16 migranti, 11 donne e 5 uomini, sono sbarcati in queste ore dalla nave Diciotti della Guardia Costiera italiana, che ospitava a bordo 177 migranti – 27 minori già sbarcati mercoledì – ed è ancorata al porto di Catania in attesa delle autorizzazioni di sbarco.

Ad ordinare lo sbarco immediato è stato l’ufficio di Sanità marittima di Catania che ha rilevato ci fossero esigenze sanitarie per i 16 migranti, due dei quali con una presunta tubercolosi. Nella Diciotti, dove rimangono 124 migranti provenienti da Eritrea, Isole Comore, Bangladesh, Siria, Egitto e Somalia, erano stati segnalati anche diversi casi di scabbia.

Sul caso Diciotti, il ministro dell’Interno Matteo Salvini non cambia rotta. Il ministro dell’Interno starebbe valutando “la possibilità di fare procedure di identificazione e riconoscimento per individuare profughi veri, che sono la minoranza, dai finti profughi prima ancora che le persone sbarchino”.  Dopo il fallimento della riunione della Commissione europea durante la quale non si sarebbe giunti ad una risoluzione condivisa della questione migranti, il premier Giuseppe Conte ha scritto su Facebook:

“L’Italia è costretta a prendere atto che l’Europa oggi ha perso una buona occasione: in materia di immigrazione non è riuscita a battere un colpo in direzione dei principi di solidarietà e di responsabilità che pure vengono costantemente declamati quali valori fondamentali dell’ordinamento europeo. […] Da parte di alcuni Stati è stato proposto un passo indietro, suggerendo una sorta di regolamento di Dublino mascherato, che avrebbe individuato l’Italia come Paese di approdo sicuro, con disponibilità degli altri Stati a partecipare alla redistribuzione dei soli aventi diritto all’asilo”.

Dalla nave intanto giungono richieste di sbarco per una situazione a bordo divenuta ormai critica, tra scioperi della fame, portati avanti ieri per qualche ora da un centinaio di migranti, e condizioni sanitarie precarie. Come si apprende dall’Ansa, la Croce rossa  italiana presente sul molo ha portato sulla nave tappetini da notte, materiale per l’igiene intima e di prima necessità.

E mentre si susseguono tweet e sit-in a favore dello sbarco dei migranti della Diciotti, a Roma il Procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio ha ascoltato come persone informate dei fatti alcuni funzionari del ministero dell’Interno.

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