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Genova. Si cercano ancora dispersi. Il bilancio è di 39 vittime. Autostrade: “Ricostruiremo il ponte in 5 mesi”

Si è conclusa la seconda notte di ricerche dei dispersi dopo il crollo del ponte Morandi a Genova. Un lavoro meticoloso perché sotto quelle macerie ci potrebbero essere ancora delle persone vive. Secondo quanto riportato dall’Ansa, le squadre Usar e cinofile dei Vigili del Fuoco stanno lavorando sotto le macerie del pilastro che sosteneva il ponte e nella zona della ferrovia, sull’argine sinistro del Polcevera.

Per ora il bilancio resta fermo da ieri a 39 morti, 16 feriti di cui 9 in codice rosso. Tra le vittime anche 3 bambini. I funerali delle vittime del crollo – saranno di Stato – si terranno sabato 18 alle ore 11 alla Fiera di Genova nel padiglione Jean Nouvel e saranno celebrati dall’arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco. Insieme ad alcuni esponenti del Governo è probabile anche la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Rimane il grande problema degli sfollati che sono stati evacuati dalle abitazioni che si trovano sotto i piloni rimasti in piedi. Sono 632 coloro che vedranno demolita la propria casa. C’è preoccupazione anche per il grossi pezzi dei piloni caduti sul Polcevera che stanno formando una sorta di diga e che, con le possibili piogge potrebbero complicare le condizioni di lavoro dei soccorsi e mettere a rischio la sicurezza della città.

Nel frattempo, il premier Conte ha annunciato ieri che è partito l’iter di revoca delle concessioni ad Autostrade, che tra l’altro rischia multe fino a 150 milioni di euro. «I responsabili hanno un nome e cognome e sono Autostrade per l’Italia» ha detto Di Maio.

Dalla società si difendono e fanno sapere che accanto ai ricavi operativi per quasi 4 miliardi, un utile d’esercizio di 1,042 miliardi e investimenti operativi per 556 milioni ci sono investimenti per oltre un miliardo in sicurezza e manutenzione. Inoltre, riporta Ansa, il viadotto «era monitorato dalla Direzione di Tronco di Genova con cadenza trimestrale secondo le prescrizioni di legge e con verifiche aggiuntive mediante apparecchiature altamente specialistiche». Ma Di Maio e i 5 stelle non ci stanno e accusano i precedenti governi di aver coperto la società.

Autostrade per l’Italia ha dichiarato di essere già a lavoro per la ricostruzione del viadotto e che i lavori potrebbero concludersi già in cinque mesi. In una nota la società rende noto che «continuerà a collaborare con le istituzioni locali per ridurre il più possibile i disagi causati dal crollo. […] Autostrade per l’Italia si dichiara fiduciosa di poter dimostrare di aver sempre correttamente adempiuto ai propri obblighi di concessionario, nell’ambito del contraddittorio previsto dalle regole contrattuali che si svolgerà nei prossimi mesi».

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