Genova, ponte crollato sullʼautostrada A10: 35 morti, 13 feriti gravi e 10 dispersi.

Anche un bambino tra le vittime. Lʼincidente mentre un nubifragio si abbatteva sulla zona. Conte e Di Maio hanno raggiunto il luogo della tragedia: “Lo Stato cʼè”.

Il bilancio ancora provvisorio parla di 35 morti, 13 feriti e 10 dispersi. Tra le vittime ci sarebbe anche un bambino. L’incidente, avvenuto poco prima di mezzogiorno, è dovuto probabilmente a un cedimento strutturale del viadotto, che sovrasta il torrente Polcevera e uno dei quartieri più popolosi della città. Al momento della tragedia, sulla zona si stava abbattendo un violento nubifragio. C’è il rischio di nuovi crolli.

Tragedia a Genova dove questa mattina è crollata una lunga parte del viadotto Morandi dell’autostrada A10.

Entrambe le carreggiate sono precipitate al suolo per circa cento metri. Come riporta il Corriere della sera, a causare il crollo potrebbe essere stato un cedimento strutturale, avvenuto nella zona di Sampierdarena. Entrambe le carreggiate sono precipitate al suolo per circa cento metri e numerosi veicoli sono rimasti coinvolti. Per ora sono stati accertati 20 morti, tra cui un bambino nel tragico crollo. Altre 5 persone sono rimaste ferite in modo grave e sono state trasportate in codice rosso al pronto soccorso.

Sul posto stanno intervenendo Vigili del fuoco e ambulanze ma i soccorsi sono resi difficili dalla pioggia. Il ponte Morandi è stato costruito negli anni Sessanta ed è lungo oltre un chilometro e alto 90 metri.

In un tweet il ministro per le Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli commenta: «Si profila un’immane tragedia. Sto seguendo con la massima apprensione ciò che è accaduto a Genova e che si profila come immane tragedia. Siamo in stretto contatto con Autostrade e stiamo andando sul luogo con il viceministro, Edoardo Rixi. La mia totale vicinanza in queste ore alla città»