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Addio a Jimmy il Fenomeno, caratterista e comico con oltre 150 film in carriera

Addio a Jimmy il Fenomeno, caratterista e comico con oltre 150 film in carriera.

Il comico Jimmy il Fenomeno è morto: pugliese di Lucera classe 1932 (aveva quindi 86 anni compiuti). Si è spento a Milano, dove viveva fin dalla seconda metà degli anni 90. Vero nome Luigi Origene Soffrano, ha collaborato al suo primo film nel 1958 e al suo ultimo – con un ruolo attivo – nel 1998, quarant’anni dopo; il suo punto di forza era la straordinaria mimica facciale, un’autentica arma micidiale nella riuscita delle gag. Il suo momento d’oro è stato tra gli anni 70 e 80, quando girava anche quattro o cinque pellicole all’anno: del resto, è apparso in decine di commedie sexy dell’epoca. Mascotte per il mondo del calcio, spesso lo si è visto in Lega o in Federazione pur non essendo un addetto ai lavori perché era considerato un portafortuna da presidenti, procuratori e impiegati vari del mondo del pallone, che trovavano la sua presenza esilarante.

Disse di lui Totò: “Ho girato il mondo intero eppure una faccia da fesso come la sua non l’ho mai vista”. In effetti quel volto singolare dallo sguardo “obliquo” assieme alla risata sguaiata non ne facevano certo un’icona di intelligenza.

Lo si ricorda in molte produzioni poliziottesche, specie nel filone semiserio di squadre e delitti che avevano per protagonista il commissario Nico Giraldi di Tomas Milian. Impossibile, poi, non citare le numerose commedie sexy in cui appariva al fianco di Lino Banfi, Alvaro Vitali e Renzo Montagnani.

Solo per ricordare alcuni ruoli di rilievo, basti pensare al cameriere svitato del ristorante “I 12 apostoli” di Acapulco, prima spiaggia… a sinistra con Andrea Roncato e Gigi Sammarchi, allo scemo del villaggio de Il bisbetico domato oppure de Il ragazzo di campagna, all’impiegato segugio del primo Fantozzi, incaricato di rintracciare “a naso” lo sventurato ragioniere murato vivo quasi 20 giorni prima. Diversi problemi di salute avevano compromesso la sua capacità di camminare. Da allora, si era sempre mosso su una sedia a rotelle.

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