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Non curò il tumore per dare alla luce suo figlio, la Chiesa vuole beatificare Chiara

Chiara Corbella Petrillo, la donna romana che rinunciò alle cure mediche per far nascere il suo bambino, sarà beatificata.

Come ha reso pubblico il sito della Postulazione dell’ordine dei Carmelitani scalzi, la diocesi di Roma ha stipulato un documento ufficiale firmato da Angelo de Donatis, cardinale vicario per la diocesi di Roma, e Marcello Terramani, il notaio, anche se per avviare i procedimenti sarà necessario aspettare ancora. Nell’Editto appeso al vicariato di Roma si legge: ¿La sua oblazione rimane come faro di luce della speranza, testimonianza della fede in Dio, autore della vita, esempio dell’amore più grande e della morte».

Dopo sei anni dalla sua morte, la storia di Chiara è ritenuta l’esempio di una donna tanto coraggiosa da rinunciare alla propria vita per diventare madre di Francesco, che nacque senza problemi di salute. Nata in una famiglia cristiana e da sempre vicinissima alla fede cattolica, ha dovuto affrontare molti ostacoli nella sua vita: un fidanzamento fallito per ben due volte con l’uomo che diventerà poi il padre di Francesco, Enrico, e la morte di entrambi i figli poco dopo la loro nascita. Situazioni che hanno messo a dura prova la sua fiducia in Dio, ma Chiara si è sempre riavvicinata al suo pastore. Dopo la scoperta del tumore, l’unica volontà di Chiara era mettere al mondo suo figlio, rifiutando le cure mediche per non compromettere la salute del piccolo.

Oggi possiamo dire che ce l’ha fatta: nonostante non sia ancora viva per vederlo, suo figlio è sano e la sua storia è un esempio di grande coraggio oltre ad aver commosso tutti.

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