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Il mondo della musica piange Gino Santercole, autore di “Una carezza in un pugno” e “Svalutation”

«A mezzanotte, sai che io ti penserò, ovunque tu sarai sei mia. E stringerò il cuscino tra le braccia mentre cercherò il tuo viso, che splendido nell’ombra apparirà. Cattivo come adesso non lo sono stato mai, e quando mezzanotte viene, se davvero mi vuoi bene, pensami mezz’ora almeno, che dal pugno chiuso una carezza nascerà». Sono tra i versi più belli della storia della musica italiana. Li ha scritti per Adriano Celentano nel 1968, Gino Santercole, che è morto oggi a Roma all’età di 78 anni. 

“Una carezza in un pugno” è sicuramente la canzone capolavoro del cantautore nipote e poi cognato di Adriano Celentano. Lo divenne dopo aver sposato Anna Moroni, sorella di Claudia Mori, moglie del “ragazzo della via Gluck”. Via Gluck, nella quale giocò anche lui, insieme ad Adriano Celentano, prima di scrivere per lui, oltre alla canzone sopra citata, altri capolavori assoluti della musica italiana, tra i quali va ricordato sicuramente il rivoluzionario brano “Svalutation”, che fece grande scalpore nel 1976.

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