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Stop agli animali nei circhi: arriva l’ok definitivo alla legge

Basta all’uso degli animali nei circhi. Alla fine, con 265 voti a favore e 13 no è stato approvato l’ok definitivo alla legge delega di «riordino del settore dello Spettacolo». E all’interno della legge una norma ad hoc su circhi e spettacoli viaggianti che prevede «il graduale superamento della presenza degli animali».

Ad annunciarlo è il quotidiano Il Corriere della Sera: «Dopo decenni di silenzio sul tema da parte di Governo e Parlamento, salutiamo positivamente la trasformazione in legge di questo impegno, un importante passo in avanti verso la tutela degli animali e il rilancio di uno spettacolo davvero umano», commenta la Lega Antivivisezione. «Anche in Italia non si potranno più utilizzare animali in circhi e spettacoli viaggianti, come già succede in oltre 50 Paesi di tutto il mondo – dice la Lav – Sarà un ‘graduale superamento’ e su questo impegno, ora diventato legge, il Governo in carica o il prossimo dopo le elezioni di marzo, sono tenuti a formulare, entro la fine del prossimo anno, un decreto legislativo».

La Lav «che pure si è battuta per una formulazione più netta» (ovvero per la «graduale eliminazione» degli animali negli spettacoli), assicura che vigilerà «affinché questo principio venga applicato dal ministro Franceschini o dal suo successore, senza scappatoie e con una data certa per la salvezza definitiva degli animali». «Il bicchiere del provvedimento è mezzo pieno – osserva la Lav – grazie all’estensione non solo ai circhi ma anche agli spettacoli viaggianti, come da noi proposto, della previsione del graduale superamento dell’utilizzo degli animali. La parte più retriva del mondo circense ha provato a far cancellare questo importante comma fino all’ultimo, senza riuscirci».

«Vigileremo perché il ‘superamento’ sia effettivo e perché ‘graduale’ non diventi il pretesto per lasciar tutto com’è a tempo indeterminato», avverte Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento animalista. «Il progetto di legge approvato dall’assemblea di Palazzo Madama – ricorda l’ex ministro – è arrivato ‘blindato’ nell’aula della Camera, dove sono stati respinti tutti gli emendamenti e qualsiasi tentativo di rendere più stringente l’impegno anche attraverso un ordine del giorno. Resta quindi – commenta la deputata – la fiacca e ambigua formulazione adottata e difesa dal governo nel corso della discussione al Senato, che lascia spazio ad equivoci e non corrisponde alla reale esigenza di tutela degli animali: c’è il rischio concreto che esseri senzienti continuino a soffrire nei circhi chissà per quanto tempo ancora. Il prossimo passo sarà un decreto legislativo, che l’esecutivo (verosimilmente il prossimo) dovrà predisporre. In quell’occasione stabiliremo tempi e modi certi per metter fine davvero a questa vecchia barbarie».

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