Inutile negarlo: ogni qual volta una donna si mette sul viso, la sera, una maschera (riposante, detox, destressante, lisciante, alla bava di lumaca, al cetriolo o allo stucco di cantiere), passati quei fatidici 15 minuti d’ordinanza arriva il momento magico.
Tra le leggende sarde che raccontano le gesta di personaggi che hanno fatto la storia non si può rimanere immuni al fascino di quelle su Eleonora d’Arborea. Figura femminile di spicco, sia nel panorama sardo che nel Medioevo italiano, nella seconda
Articolo di Laila Di Naro. La vita è un corri corri. Esci da lavoro, voli a prendere i bambini a scuola, torni a casa e ti metti ai fornelli a cucinare il pranzo e come ogni santo giorno ecco che
Se in gran parte d’Italia le arselle sono conchiglie vagamente triangolari, lisce e dai colori vivaci, anche chiamate telline, in Sardegna no. Le arselle sarde sono a tutti gli effetti delle vongole. Questo perché in Sardegna e in Liguria si tende ad usare la parola arsella come sinonimo di
Mentre ero affaccendata in faccende domestiche serali e seriali di cui vi evito la lista, il mio bambino, anche lui impegnato in altrettante occupazioni (idem come sopra il racconto di tali entusiasmanti avventure), mi ha posto la seguente domanda: “Mamma,
Caterina Quartana, nasce in Sardegna e sin dagli albori sviluppa un senso dell’arte a 360°, riuscendo a raggiungere gli obbiettivi da lei prefissati lungo la sua formazione artistica, per poi presentarsi al mondo come una Textile Designer di tutto rispetto.
I pidocchi sono come un rito di passaggio: devi aver spidocchiato, almeno una volta nella vita. Per alcune è un trauma, per altre un’inevitabile effetto collaterale alla socialità, ma per tutte è una gran rottura. Per questo ridiamoci su e
Il 4 maggio del 1953, lo scrittore statunitense Ernest Hemingway vince il Pulitzer con “Il vecchio e il mare” (titolo originale The Old Man and the Sea) riconoscimento che l’anno seguente lo porterà dritto al Nobel per la Letteratura, assegnatogli “per la sua maestria nell’arte
Mamme di maschietti, genitrici di fiocchi blu è giunto il nostro momento: se quello che ci unisce al nostro baby principe azzurro è un amore incondizionato e viscerale d’altra parte come non sottolineare che, per essere madri di cotanta esuberanza,
Crescere, migliorarsi e, perché no, rimettersi in gioco attraverso un’esperienza di formazione professionale in Italia o all’estero, acquisendo, così, competenze e conoscenze nuove, spendibili nel mercato del lavoro isolano. Se questo assunto è anche un vostro chiodo fisso e se